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Editoriali

Trump e la sofferenza di Wall Street 

Redazione

Le politiche del tycoon danneggiano i mercati: negli ultimi quindici giorni il principale indice della Borsa di New York ha bruciato tutti i guadagni che aveva messo a segno dopo la sua elezione. Ma per gli analisti cambierà rotta 

Il presidente americano Donald Trump appicca gli incendi ma può anche spegnerli, e secondo alcuni osservatori dei mercati azionari quel momento è vicino. Secondo un’analisi di Kairos, negli Stati Uniti si sta facendo strada l’ipotesi di un intervento a sostegno dei mercati, con alcuni investitori che scommettono sulla cosiddetta “Trump put”, ossia la possibilità che il presidente favorisca misure di supporto per far ripartire l’azionario, considerando i passi indietro che ha fatto la Borsa newyorkese. “Trump ha sempre voluto essere ricordato come un presidente favorevole ai mercati e questa potrebbe essere l’occasione per intervenire”, spiega Kairos. Del resto, ieri è stato sicuramente un martedì nero per le Borse europee per la paura dei dazi americani, con perdite superiori al 3 per cento a Milano e a Francoforte, più contenute a Parigi (meno 1,8 per cento) e Madrid (meno 2,5 per cento), e quello del protezionismo commerciale è uno scenario col quale le imprese e i mercati azionari del Vecchio continente si dovranno misurare. Ma a Wall Street le cose stanno precipitando da un po’.

Negli ultimi quindici giorni, il principale indice della Borsa di New York, lo S&P 500, ha bruciato tutti i guadagni che aveva messo a segno dopo l’elezione di Trump. A partire dall’election day fino al 19 febbraio di quest’anno, infatti, l’indice era cresciuto del 6,3 per cento, l’equivalente di 3.600 miliardi di dollari in termini di maggiore capitalizzazione. Ebbene, questi guadagni sono stati “bruciati” nelle ultime due settimane dalla guerra commerciale che il presidente americano ha deciso di far scoppiare. Ma Trump ha una certa propensione a usare Wall Street come termometro delle sue politiche e questo, ne sono convinti alcuni, lo indurrà prima o poi ad abbandonare o modificare i suoi piani. Quindi la domanda oggi è: quanto “dolore” Trump è disposto a tollerare nell’indice S&P 500 prima di ritirarsi? Quel livello dell’indice è noto come “Trump put”, inteso come un’opzione da poter esercitare. Un gergo finanziario che Trump conosce bene.

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