Il virus senza passaporto
Macron s’è accorto (finalmente!) che la pandemia si combatte coordinandosi
Emmanuel Macron ha recuperato ieri sera la leadership della crisi globale sanitaria – sarà ancora in tempo? – adottando misure restrittive sulla circolazione delle persone, introducendo stimoli economici, e ricordando – molte volte – quanto è indispensabile il coordinamento europeo. In ritardo, ritardissimo anzi, ma preciso con le parole, il presidente francese ha detto che parlerà con Donald Trump che ha la presidenza del G7 e del G20 per mettere insieme un piano solidale e coordinato perché – finalmente l’ha detto anche Macron – “il coronavirus non ha passaporto”, ci riguarda tutti. Una crisi globale non si combatte col nazionalismo o nazione per nazione, ha detto Macron, finalmente. Il presidente ha chiuso le scuole a partire da lunedì prossimo, per affrontare quello che è un “contagio inevitabile”. I trasporti pubblici ci saranno, ma la circolazione delle persone è limitata così come gli assembramenti: la Francia si affida a regole ma anche alla responsabilità civica dei cittadini. Non c’è lockdown, ma è il primo passo verso la stessa direzione italiana: dobbiamo “guadagnare tempo” e cercare di dilatare la pressione su ospedali e strutture mediche: perché ci saranno altre ondate, e gli “eroi” del sistema sanitario devono essere messi nelle condizioni di continuare le loro attività con “la calma e l’assenza di rabbia” che hanno avuto finora. Macron ha detto che per essere sicuri di adottare le decisioni giuste bisogna “ascoltare gli esperti” (la stessa cosa che ha detto ieri il premier inglese Johnson) che dicono che non si riesce a fermare il contagio e che bisogna accettare il fatto che ci saranno molti ammalati. Ora la priorità sono i più vulnerabili: chi ha più di 70 anni e patologie deve cercare di evitare di uscire e di avere contatti all’esterno. Prima si proteggono loro, poi ci sarà spazio e personale medico per gli altri – i più giovani. La Francia è pronta, ha ripetuto il presidente – anche a continuare la “vita democratica”: le elezioni amministrative di domenica sono confermate. Ma intanto è pronto anche il pacchetto di aiuti all’economia francese, sostegno ai lavoratori e alle aziende: in linea con gli altri paesi.