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Ora i brexiteers amano gli immigrati

Redazione

Senza gli stranieri il Servizio sanitario sarebbe al collasso. Rinnovati i permessi

Da qualche giorno il Regno Unito celebra i suoi nuovi eroi: i dipendenti del Servizio sanitario nazionale, l’Nhs. Raccolte fondi, cibo consegnato gratuitamente negli ospedali, sconti dappertutto, app per lo yoga e la meditazione gratuite, parcheggi gratuiti, come pure, in alcune aree, i trasporti pubblici. E poi gli applausi, i flash mob una volta a settimana. “Stay home, protect the Nhs” è lo slogan lanciato dal primo ministro Boris Johnson che risuona di continuo in tv, e che ripetono i bambini come una di quelle frasi da filastrocca, che si trasformano in automatismo. Una celebrazione doverosa che però evoca in modo inquietante quella riservata ai vigili del fuoco di Chernobyl: è ormai riconosciuto da tutti i paesi, anche i più scettici, la necessità di mettere in sicurezza gli operatori sanitari con i tamponi. Mentre il nuovo coronavirus fa quasi tremila morti anche nel Regno Unito, e l’epidemia si diffonde, l’Nhs stima che almeno mezzo milione di medici e infermieri sia a rischio. Londra ne ha testati soltanto duemila. E più medici e infermieri si ammalano, più diffondono il contagio, più c’è bisogno di medici e infermieri. 

 

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Così, l’emergenza pandemia ha fatto scoprire al governo della Brexit anche un altro dettaglio della salute pubblica del paese, e cioè che l’Nhs senza gli immigrati sarebbe praticamente al collasso. Su un milione e duecentomila dipendenti, 153 mila sono stranieri. 65 mila europei. 6.396 italiani. E infatti l’atteggiamento ostile nei confronti degli immigrati con la pandemia è svanito magicamente. Il ministro dell’Interno Priti Patel – brexitara durissima che ha stilato il modello d’immigrazione a punti per attirare soltanto i meritevoli nel Regno Unito – ha annunciato l’altro ieri che i permessi di lavoro in scadenza a ottobre, per tutti gli operatori sanitari stranieri, sarà rinnovato automaticamente e gratuitamente in modo da “permettere alle persone di concentrarsi sulla lotta al virus”. Ha detto proprio così, la Patel,“per non distrarli con gli affari burocratici”: intendeva forse dire che la Brexit, in questa pandemia, appare ancora più insensata.

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