Ogni anno in Pakistan quasi mille ragazze sono coinvolte in conversioni forzate, molte di loro sono cristiane. Un vero mercato del sesso e della sottomissione su cui poco si sa nell'Occidente del #MeToo
“Neha adorava gli inni che riempivano la sua chiesa di musica. Ma non può cantarli più da quando un anno fa, a 14 anni, è stata convertita con la forza dal cristianesimo all’islam e sposata con un uomo di 45 anni con figli il doppio della sua età”. Si apre così una spaventosa inchiesta dell’Associated Press. Neha è una delle quasi mille ragazze appartenenti a minoranze religiose che sono costrette a convertirsi all’islam in Pakistan ogni anno, in gran parte per spianare la strada a matrimoni sotto all’età legale e non consensuali.
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