Al Parlamento europeo, Marco Zanni definisce “inaccettabile” l’operato di Putin. Le sue parole rappresentano una rottura, un tentativo di ripulire l'immagine del partito
La Lega di Matteo Salvini ieri ha improvvisamente abbandonato le barricate del putinismo denunciando per la prima volta come “inaccettabile” l’avvelenamento di Alexei Navalny. “Quanto vissuto negli ultimi mesi sulla vicenda Navalny è inaccettabile”, ha detto Marco Zanni, il presidente del gruppo Identità e democrazia di cui la Lega è la principale componente, nella plenaria del Parlamento europeo durante il dibattito sull’arresto dell’oppositore dopo il suo ritorno a Mosca. “La democrazia deve seguire certi princìpi, certe regole e bene hanno fatto l’Unione europea e gli stati membri a condannare fermamente quanto accaduto. Non possiamo permettere che vicino a noi ci siano stati con cui cooperiamo che utilizzano l’arma giudiziaria e potenzialmente l’arma dell’attentato per mettere a tacere l’opposizione politica”, ha spiegato Zanni. Le sue parole rappresentano una rottura.
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