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Editoriali

I generali smentiscono Biden

Redazione

Il consiglio disatteso dal presidente di lasciare delle truppe in Afghanistan

I generali americani hanno testimoniato oggi al Congresso e hanno contraddetto il presidente Joe Biden sul ritiro dall’Afghanistan. Il Pentagono aveva consigliato, all’inizio dell’anno, di mantenere qualche migliaio di truppe mentre il presidente, ad agosto, aveva detto che nessuno lo aveva avvertito di non fare il ritiro completo. Il generale Kenneth Frank McKenzie, il capo dello US Central Command, ha detto alla commissione Forze armate che aveva avvisato Biden di tenere 2.500 soldati in Afghanistan. Ha anche sottolineato che nell’autunno del 2020, quando alla Casa Bianca c’era ancora Donald Trump, era stato ancora più cauto: servivano 4.500 soldati. Il generale Scott Miller, capo delle forze americane in Afghanistan, la settimana scorsa aveva detto, sempre testimoniando sotto giuramento al Congresso, di aver consigliato la Casa Bianca di lasciare alcune centinaia di truppe sul terreno. Il generale McKenzie ha detto di aver assistito a quella conversazione: “Sono certo che il presidente abbia ascoltato attentamente tutte le raccomandazioni”. Il generale Mark Milley, capo di stato maggiore, ieri ha dovuto parlare di molte cose non relative all’Afghanistan, come le sue telefonate alla sua controparte a Pechino quando temeva che Trump avrebbe attaccato la Cina, ma sulla questione del ritiro ha confermato le parole degli altri generali.


George Stephanopoulos, il 19 agosto scorso, aveva chiesto direttamente a Biden, durante un’intervista: nessuno dei consiglieri militari ha suggerito di lasciare delle truppe per altro tempo in modo da mantenere un po’ di controllo? “No, nessuno mi ha detto questa cosa, che io mi ricordi”, rispose il presidente.

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