editoriali
Pirati addomesticati
Si vota a Praga e il movimento dell’antipolitica si è messo a fare politica
Oggi si aprono le urne in Repubblica ceca, si voterà fino a sabato, tutti gli occhi sono puntati sul primo ministro uscente, il miliardario Andrej Babis, che è il favorito. E anche sul movimento dei Pirati che negli ultimi quattro anni ha avuto modo di riorganizzarsi e anche di ripensarsi. I Pirati sono in tutta Europa, ma questa volta, in Repubblica ceca, ambiscono ad avere posti rilevanti, magari dentro una coalizione di governo. A permetterglielo, secondo i sondaggi sono al 18 per cento, sarebbe stato un certo ripensamento delle loro tirate anti establishment.
I Pirati cechi si stanno addomesticando e anziché condurre una campagna da anti, da esterni al sistema, lo hanno fatto dall’interno. Il loro leader, Ivan Bartos, ha sempre i rasta in testa, ma è stato molto chiaro nel dire che per ritagliarsi un ruolo nella politica nazionale e anche europea è necessario essere pragmatici, lavorare con i partiti: “In tempi difficili, la cooperazione ti dà sempre risultati migliori della concorrenza”. Anche il sindaco di Praga è un pirata, si chiama Zdenek Hrib, fa parte dell’alleanza dei sindaci antisovranisti dell’est ed è diventato famoso soprattutto per le sue battaglie contro russi e cinesi.
Potenzialmente il partito può crescere, soprattutto ora che dal voler distruggere la politica si è messo a fare politica. In tutta Europa i Pirati si sono divisi in due gruppi, una parte rimane asserragliata dietro gli schemi e il linguaggio dell’antipolitica, l’altra fazione invece ha cercato di abbandonare quella via. L’approccio potrebbe essere premiato in Repubblica ceca, dove il movimento continua ad avere delle battaglie giuste, è fortemente europeista e chiede l’adozione dell’euro, ma ha dismesso le urla scomposte. Hanno imparato una lezione – chissà non si siano ispirati anche all’Italia – che chi continua a essere sempre contro ristagna. Chi si eleva dalla fossa degli urlatori, qualche possibilità di costruire inizia ad averla.