Il premier Israeliano Naftali Bennett (LaPresse) 

Editoriali

Finalmente Israele ha un governo stabile

Redazione

L’esecutivo degli ex mette fine all’èra Bibi e riesce a far approvare il budget

Negli ultimi anni Israele si era abituato allo strambo e ripetitivo susseguirsi di nuove elezioni dopo il fallimento dell’approvazione del budget nazionale. La sequenza è stata interrotta giovedì quando la Knesset, il Parlamento israeliano, dopo tre anni, ha approvato il nuovo bilancio che è anche il bilancio del governo più eterogeneo della sua storia e al suo interno comprende partiti che vanno dall’estrema destra all’estrema sinistra, con molte sfumature al centro, tutti tenuti assieme dalla volontà di allontanare l’ex primo ministro del paese, Benjamin Netanyahu, leader del partito di centrodestra Likud. I membri della coalizione hanno dimostrato che la loro capacità di stare assieme è più forte delle aspettative, hanno dato un segnale importante e hanno  indicato che questo esecutivo pieno di forze centrifughe è più stabile del previsto.

 

Il premier Naftali Bennett, ex alleato e pupillo di Netanyahu, ha scritto su Twitter che finalmente Israele è tornato in carreggiata. E in effetti il paese sembra essersi liberato dalle crisi politiche incessanti, dai governi traballanti, e anche dall’ossessione della politica israeliana per Netanyahu, il premier che ha governato il paese per dodici anni con meriti indiscussi, ma che ormai era diventato sinonimo di instabilità. L’approvazione del budget indica anche che la rotazione dei premier prevista per il 2023 ci sarà, dopo Bennett sarà il turno di Yair Lapid, ora ministro degli Esteri, anche lui un ex di Netanyahu. Bibi adesso dovrà vedersela con chi dentro al Likud è pronto a fargli la guerra, a chi lo accusa di debolezza per non essere riuscito a far cadere il governo. Ma la verità più dolorosa per il leader dell’opposizione è che i suoi ex stanno imparando a convivere sul serio e a porsi degli obiettivi importanti per il paese e insieme, obiettivo dopo obiettivo, stanno mettendo fine all’èra Netanyahu, prendendo anche il meglio dei suoi insegnamenti. E per la prima volta da tempo, Israele ha finalmente la certezza di avere un governo.

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