EDITORIALI
La storia dell'occidente non è solo tortura
Il Papa a Cipro semplifica troppo: l’Europa è anche carità e solidarietà
"Noi ci lamentiamo quando leggiamo le storie dei lager del secolo scorso, quelli dei nazisti, quelli di Stalin, ci lamentiamo quando vediamo questo e diciamo: ‘Ma come mai è successo questo?’. Fratelli e sorelle: sta succedendo oggi, nelle coste vicine! Posti di schiavitù. E’ la guerra di questo momento, è la sofferenza di fratelli e sorelle che noi non possiamo tacere. Coloro che hanno dato tutto quello che avevano per salire su un barcone, di notte, e poi… senza sapere se arriveranno… E poi, tanti respinti per finire nei lager, veri posti di confinamento e di tortura e di schiavitù. Questa è la storia di questa civiltà sviluppata, che noi chiamiamo occidente”.
Così il Papa nel corso della preghiera ecumenica nella chiesa di Santa Croce a Nicosia, tappa del viaggio che lo porterà anche in Grecia nei prossimi giorni. Francesco inquadra alla perfezione il problema reale, ha negli occhi il filo spinato che divide da decenni Cipro e nella mente quanto il dramma che si vive al confine tra la Bielorussia e la Polonia. Però, come sovente accade, il rischio è quello della semplificazione che poi offre materiale per titoli. Torture e muri fanno parte della storia occidentale, ma non sono “la” storia di “questa civiltà sviluppata”.
L’occidente è cultura greca e romana, è cristianesimo, ossia carità e anche accoglienza. E’ civiltà. Non possono le ombre definirne la natura, applicando etichette definitive e destinate a divenire eterne. E’ troppo semplice denunciare l’orrore nell’occidente dove la libertà è riconosciuta e aderire ai più rigidi canoni della realpolitik quando si tratta di incontrare Recep Erdogan o Abdel Fattah al Sisi, di certo non campioni nel campo del rispetto dei diritti umani. “L’Europa unita di domani, aperta verso l’est del continente, generosa verso l’altro emisfero, dovrebbe riprendere un ruolo di faro nella civilizzazione mondiale”, diceva san Giovanni Paolo II al Parlamento europeo nel 1988. Una civiltà la cui storia è tortura e filo spinato non potrebbe farlo.