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Lufthansa e Msc vogliono Ita (bene!)

Redazione

Come anticipato dal Foglio ecco la svolta: arriva la manifestazione d’interesse

Come anticipato dal Foglio sabato scorso, Lufthansa vuole entrare nel capitale della ex Alitalia. Il gruppo Msc, leader nel mercato delle crociere, ha annunciato una manifestazione di interesse ad acquisire insieme alla compagnia aerea tedesca una quota di maggioranza in Ita Airways. La compagnia di navigazione svizzera, fondata dall’italiano Gianluigi Aponte, “si pone l’obiettivo di realizzare una partnership con il governo italiano e la compagnia Lufthansa come partner industriale del progetto. Lufthansa ha già manifestato il suo interesse a prendere parte all’iniziativa”, dice la nota.    

Msc e Lufthansa “richiedono un periodo di esclusiva di 90 giorni lavorativi e soggetto ad approvazioni regolatorie e due diligence”. Poco prima dell’annuncio della manifestazione d’interesse e a seguito della notizia lanciata dal Foglio, rispondendo a una domanda sull’eventuale acquisizione di una quota di Ita, la Commissione europea aveva confermato che Lufthansa è libera di comprare partecipazioni azionarie di altre compagnie dato che ha restituito oltre il 75 per cento degli aiuti di stato ricevuti per la crisi legata al Covid. I termini della partecipazione di Msc e Lufthansa verranno definiti durante la due diligence, ma entrambe le società vogliono che lo stato italiano resti come partner di minoranza. E’ evidente che il management di Ita abbia soddisfatto le richieste che da tempo provenivano da Lufthansa (una società più snella, con meno aerei e dipendenti) e che erano sempre state respinte da Alitalia, impedendo l’operazione. Se il matrimonio si farà sarà  merito del governo Draghi, che ha cambiato rotta. Non più il grande progetto del governo Conte di un vettore statale, dall’improbabile integrazione di Alitalia nelle Ferrovie al costoso piano da 3 miliardi previsto nel decreto “Rilancio”, ma una strategia a più basso impatto economico (1,35 miliardi di capitale da iniettare in tre anni) con l’obiettivo di  trovare un partner internazionale per togliere la cloche dalle mani dello stato e le perdite dal groppone dei contribuenti.

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