Editoriali
Il baluardo contro il virus
Finita l’emergenza, è necessario diventare sempre più responsabili
L’allentamento, per fortuna non troppo radicale, delle misure di contenimento della pandemia cominciato oggi e quello un po’ più ampio previsto per il mese prossimo concludono una fase di emergenza che è durata circa due anni. È ragionevole passare a una fase di “convivenza” con il virus che pure circola ancora con molti contagi anche se con una riduzione delle ospedalizzazioni? Certamente bisogna adeguare le misure alla situazione e quella attuale, per giunta alla vigilia della stagione calda, è mutata. Quello che bisogna evitare è che si crei una assuefazione, un’indifferenza diffusa, che spingerebbe a allentare le precauzioni e le preoccupazioni personali. Il fatto che lo stato allenti le ordinanze implica che ora sarà decisivo il senso di responsabilità delle persone, che prima lo hanno esercitato osservando norme e ora lo debbono dimostrare sulla base del buon senso.
Per la verità nessuna ordinanza e nessun divieto o obbligo avrebbero potuto realizzarsi su una scala così ampia senza l’apporto di una vasta consapevolezza diffusa nella stragrande maggioranza della popolazione. Ora questo diventa e diventerà gradualmente sempre di più, il principale baluardo contro il virus, che può ripresentarsi in autunno in forme nuovamente pericolose. La responsabilità di chi governa è quella di emanare norme corrispondenti alla necessità del momento, e questo è stato fatto tutto sommato egregiamente. È anche, però, quella di promuovere comportamenti prudenti su base volontaria, e questo è il compito attuale e si spera che sarà portato a termine con eguale impegno.
La funzione di guida non si esercita solo attraverso il potere, le ordinanze, le proibizioni e le sanzioni (necessarie quando la situazione lo richiede) ma anche con il convincimento, una strada più difficile, ma anche alla fine più proficua.