Editoriali
Il valore della stabilità politica. I rischi economici di una crisi di governo
Inflazione e ciclo monetario giocano contro l’Italia. E non è tutto: secondo alcune stime la fine dell'esecutivo Draghi e le elezioni anticipate potrebbe portare lo spread a 300 punti base mettendo in uno stato di fibrillazione tutta l’Eurozona
Borsa e inflazione sono ormai un connubio tossico, che però tiene distratti gli investitori dalla crisi di governo italiana. Ieri, infatti, mentre a Palazzo Chigi si tentavano le ultime mediazioni tra Draghi e Conte, era il dato sull’inflazione americana – arrivata al 9,1 per cento a giugno (il livello più elevato raggiunto dal 1981) – a far sbandare pesantemente i listini europei sulla scia di Wall Street, con un parziale recupero arrivato solo nel finale di seduta (il Ftse Mib ha chiuso con un calo dello 0,9 per cento). A ogni nuovo dato sulla corsa dei prezzi al consumo, i mercati azionari reagiscono male perché, come spiegano gli analisti, temono che si intensifichi il ritmo delle manovre restrittive da parte delle banche centrali. Prima di ieri i mercati già scontavano un rialzo di 75 punti base da parte della Fed il prossimo 27 luglio e adesso temono l’aumento possa essere di 100 punti base, mentre restano più incerte le previsioni sull’intensità della manovra che la Bce si prepara a varare il 21 luglio (25 o 50 punti base?) anche perché le attese sono più concentrate sullo scudo anti spread.
A ogni modo, aumento dei tassi e timori di recessione catturano l’attenzione degli operatori, che non hanno ancora prezzato la possibilità di una caduta del governo di Mario Draghi con conseguenti elezioni anticipate, ipotesi che, secondo alcune stime, potrebbe portare lo spread a 300 punti base mettendo in uno stato di fibrillazione tutta l’Eurozona. Qualche segnale di nervosismo, però, si comincia ad avvertire perché il differenziale tra Btp e Bund da qualche giorno si è assestato sopra i 200 punti con la tendenza più ad allargarsi che a restringersi. Movimenti ancora molto contenuti ma significativi, soprattutto ascoltando le valutazioni del capo del colosso degli investimenti Blackrock in Italia, Bruno Rovelli, il quale ha detto che ciclo economico e monetario giocano a sfavore dell’Italia, paese con una “dimensione politica” che resta una questione aperta e la cui evoluzione è da tenere sotto controllo. Parole che non sono mai espresse a caso.