editoriali
Perché Biden ha concesso la grazia a chi è in carcere per consumo e possesso di marijuana
Il presidente americano ha iniziato un discorso generale sulla depenalizzazione dei reati collegati alla cannabis che potrebbe portare a rivedere alcuni regolamenti, soprattutto rispetto alle classificazioni delle droghe. Una decisione che potrebbe avere qualche ragione elettorale
Il presidente americano Joe Biden ha concesso la grazia alle persone incarcerate per possesso e consumo di marijuana a livello federale e ha iniziato un discorso generale sulla depenalizzazione dei reati collegati che potrebbe portare a rivedere alcuni regolamenti, soprattutto rispetto alle classificazioni delle droghe. “Come ho già detto”, ha scritto il presidente su Twitter, “nessuno dovrebbe essere in prigione per il semplice uso o possesso di marijuana” e ha invitato i governatori a cancellare le pene per i reati a livello statale.
“Classifichiamo la marijuana allo stesso livello dell’eroina, e la consideriamo più critica del fentanyl. Non ha senso”, ha continuato, parlando di come in molti stati l’incarcerazione abbia rovinato vite, precludendo opportunità lavorative e formative, citando anche le disparità razziali che riguardano gli arresti. Sono quasi settemila i carcerati puniti a livello federale che beneficeranno di questa grazia, oltre a qualche migliaio nel District of Columbia. La grazia non riguarda lo spaccio, soltanto il consumo e il possesso.
Quasi la metà degli arresti per droga ogni anno riguarda la marijuana: i numeri sono in discesa da quando alcuni stati, dal 2012, hanno iniziato a livello locale a permetterne l’uso ricreazionale, dopo che era diventato reato negli anni Settanta con il Controlled Substances Act introdotto dall’Amministrazione Nixon. Così come è accuduto con le posizioni sui matrimoni gay, l’atteggiamento verso le droghe leggere è cambiato nell’establishment democratico. Biden potrebbe avere qualche ragione elettorale: il voto di metà mandato è alle porte, e se i candidati locali cercano di avvicinare l’elettorato moderato, a livello nazionale la Casa Bianca cerca di riportare al voto i millennial, più radicali. Ma c’è anche una promessa mantenuta (Biden l’aveva fatta nel 2017), e necessaria.