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Editoriali

"Razzisti e misogini". A Oxford mettono avvisi anche sui racconti di Canterbury di Chaucer

Redazione

Le storie del capolavoro della letteratura medievale, secondo gli accademici dell’università, contengono temi “potenzialmente sconvolgenti”

L’opera più nota di Geoffrey Chaucer, “I racconti di Canterbury”, raffigura pellegrini che raccontano storie nella speranza di vincere una cena. Ora però le storie del capolavoro della letteratura medievale, secondo gli accademici dell’Università di Oxford, sono “razziste e misogine”. E sono state poste sotto schiaffo morale, con un trigger warning. Gli studenti di Letteratura  sono stati avvertiti dei temi “potenzialmente sconvolgenti” nelle opere  del Medioevo, il cui canone abbraccia pietre miliari come “Beowulf”. L’Università di Leicester aveva già annunciato l’intenzione di rimuovere “I racconti di Canterbury”  e di sostituirli con corsi incentrati su “sessualità, diversità, razza ed etnia”. “Agli studenti verrà negata l’opportunità di studiare il padre della poesia inglese”, commenta il Times Literary Supplement.

Per sei secoli,  Chaucer è stato venerato come il padre della letteratura inglese (ha ispirato anche Pasolini). La Chaucer Review ha pubblicato una serie di articoli curati da due accademiche e intitolati “Nuovi approcci femministi a Chaucer”. Suggerendo che potrebbe essere arrivato il momento “per le femministe di superare Chaucer”, hanno scritto: “E’ uno stupratore, un razzista, un antisemita; parla per un mondo in cui i privilegi del maschio, del cristiano, del ricco e del bianco sono percepiti come un aspetto inalienabile dell’esistenza umana”. L’articolo ha spinto Jill Mann, medievalista di Cambridge, a lasciare il comitato di redazione della rivista. Isobel Armstrong, una collega della British Academy, ha restituito il dottorato “contro il tentativo di sradicare oltre mille anni di letteratura”. Ma il commento più pugnace arriva dallo storico del Medioevo Dan Jones: “Non credo che Chaucer si rivolterà nella tomba. Aveva abbastanza senso dell’umorismo e riconosceva un idiota quando ne vedeva uno”. Come se Chaucer si recasse oggi a Canterbury. Vedrebbe una cattedrale addobbata con bandiera arcobaleno.

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