Romano Prodi (Ansa)

Editoriali

Il centro ora è un affare del Pd. I consigli di Romano Prodi a Schlein

Redazione

Più compromessi, meno slogan. I saggi suggerimenti dell'ex premier alla leader dem: ora bisognerà vedere se la nuova segretaria sarà in grado di recepirli

Romano Prodi invita Elly Schlein a “trovare un compromesso su tutto” e aggiunge che “il compromesso è una parola nobile”. L’ex premier vede uno spazio in direzione del centro, crede che la conquista di voti in quella direzione “sia più facile anche grazie ai litigi di Renzi e Calenda”. Invita poi a non far prevalere la battaglia per i “diritti” su quella per le scelte economiche e sociali: le tre questioni “sono un mazzo di fiori che deve stare insieme, il problema è non accentuare”. Si tratta di indicazioni ragionevoli, frutto di un’esperienza di governo nazionale ed europea, che anche per questo dovrebbero essere prese sul serio. Contengono una critica sommessa ma non per questo meno sostanziale agli atteggiamenti assunti da Elly Schlein, che però Prodi pensa possano e debbano essere corretti nell’azione politica concreta.

 

Bisognerà vedere se nonostante l’atteggiamento bonario e collaborativo il suo appello sarà considerato “di destra” da quella parte di neofiti del Pd che pensano di esserci entrati per “rovesciarlo come un calzino”. Per loro il compromesso non è l’arte della politica ma uno scandalo da demonizzare. La segretaria del Pd, che ha il compito in primo luogo di tenere unito il partito, deve guardarsi oggi più dai sostenitori troppo accesi che dagli avversari e dai critici benintenzionati. Deve dare segnali di rinnovamento e lo fa quotidianamente nelle dichiarazioni e in qualche scelta organizzativa, ma deve anche trovare un equilibrio interno che le consenta di aprire un confronto con le altre formazioni dell’opposizione e soprattutto di rappresentare un punto di riferimento per il loro elettorato. Prodi, con la sua autorevolezza disinteressata le indica una strada, interessante anche se ovviamente ancora generica. Percorrerla non sarà facile, c’è da sperare che Schlein, almeno si convinca che conviene provarci seriamente.

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