editoriale
Il triangolo Baiardo-Giletti-pm e le disfunzioni di magistratura e media
Il giro a vuoto attorno all’amico dei boss reso credibile da magistrati e tv
L’intreccio mediatico-giudiziario tra magistrati, Giletti e Baiardo è tanto surreale quanto rappresentativo delle disfunzioni di magistratura e media. Pm e giornalisti girano a vuoto attorno alle parole dell’amico dei fratelli Graviano, i boss di Cosa nostra, al quale è stata data la patente di “profeta” per aver anticipato in tv il possibile arresto di Matteo Messina Denaro e alluso all’ennesima “trattativa” sotterranea per favorire i mafiosi. Su La7 Giletti ha dato un microfono e decine di migliaia di euro a Salvatore Baiardo per diffondere una teoria che metteva in dubbio il lavoro e la versione di chi ha arrestato Messina Denaro (la procura di Palermo e i Carabinieri del Ros). Alle chiacchiere di Baiardo hanno dato credito importanti magistrati come Roberto Scarpinato, Nino Di Matteo e ora la procura di Firenze che indaga sempre su Silvio Berlusconi.
Giletti è stato sentito dal pm fiorentino Luca Tescaroli proprio per parlare di Baiardo. E anche Baiardo è stato sentito dai pm e dice – come riporta Domani – che Tescaroli gli ha riferito che “Giletti ha detto che gli avrei mostrato delle fotografie, mai trovate, che ritraggono Berlusconi con Graviano e il generale Delfino. Non è vero, è falso. Loro dicevano ‘Giletti le ha viste, Giletti le ha viste’, ma non è vero”. Mente Baiardo? Mentono i pm? Mente Giletti? Boh. Baiardo dice anche che, durante una pausa televisiva, Giletti gli avrebbe allungato di nascosto un foglietto con cui lo invitava a parlare delle minacce mafiose al giornalista: “E io come un cretino ho detto quelle cose che lui era minacciato a 360 gradi”. Naturalmente non si può sapere se davvero Baiardo ha mostrato le fantomatiche foto a Giletti, se è vero che Giletti lo ha detto ai pm e se è vero che i magistrati lo hanno chiesto all’amico dei boss. Così come è impossibile sapere se è vero che Giletti oltre ai soldi abbia passato a Baiardo anche i pizzini per recitare a soggetto. Forse sono le balle di un millantatore. Ma se non si sa a chi credere tra magistrati, Giletti e Baiardo è perché a Baiardo la credibilità gliel’hanno data Giletti e i magistrati.