Editoriali
Meloni si gioca la credibilità sul Mes
Pressioni dell’Unione europea, anche gli alleati tradizionali sono irritati. Il tempo sta scadendo, l'Italia è l'unico paese a non aver ratificato la riforma
L’Eurogruppo ieri è tornato a fare pressioni sul ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, sulla ratifica del nuovo trattato del Mes. Ai miniri delle Finanze della zona euro non bastano più le promesse di collaborazione: vogliono elementi concreti sul percorso che porterà al voto in Parlamento, come la data in cui il governo approverà il disegno di legge di ratifica. Il tempo sta scadendo. L’Italia è rimasta l’unico paese a non aver ratificato la riforma, che darebbe al Mes la funzione di “backstop” (rete di sicurezza finanziaria) del Fondo unico di risoluzione per le banche in crisi. I fallimenti negli Stati Uniti e il salvataggio di Credit Suisse hanno aumentato la tensione attorno agli istituti di credito europei. Inoltre, a fine anno scadono i “backstop” nazionali bilaterali del Fondo unico di risoluzione. L’idea di Giorgetti di usare il Mes come arma di ricatto per ottenere concessioni sulla riforma del Patto di stabilità o sulla garanzia europea dei depositi si trasformerà in un boomerang. Lungi dall’immaginare concessioni sul debito, i frugali sono pronti a bloccare i progressi sull’Unione bancaria. Anche gli alleati tradizionali, come Francia e Spagna, sono irritati perché la mancata ratifica interrompe un percorso verso la mutualizzazione dei rischi. Del resto, uno dei paradossi è che l’Italia si era battuta contro Germania e Paesi Bassi proprio per ottenere il Mes come “backstop”. A Bruxelles le trattative funzionano al contrario che a Roma. Se Giorgetti insisterà con veto e baratto, il risultato sarà l’opposto: l’Italia fuori dai tavoli che contano nell’Eurogruppo. Per contro, se riuscirà a convincere il Parlamento, Giorgetti otterrà credito per altri dossier. Lo stesso vale per il presidente del Consiglio. Giorgia Meloni ha fatto sapere che non intende rischiare la maggioranza sul Mes e che gli argomenti a favore della ratifica sono troppo difficili da spiegare a una casalinga. Così Meloni non solo mostra scarsa considerazione per i parlamentari che la sostengono, ma fa un danno all’autorevolezza e alla credibilità dell’Italia.