Editoriali
Tim-Kkr, gran pasticcio in Borsa
Cade il titolo, per i mercati manca chiarezza sull’offerta e sul futuro di Sparkle
Doveva essere il giorno dell’exploit in Borsa del titolo Telecom, dopo che nel week end il fondo americano Kkr ha formalizzato l’offerta d’acquisto vincolante per la rete che supera i 20 miliardi in cui lo stato italiano riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano. Invece è stato un disastro. Il titolo del gestore telefonico ha perso il 6,2 per cento a Piazza Affari, come nei momenti più critici della sua storia. Gli investitori hanno dato il via a un’ondata di vendite di fronte a una comunicazione che è apparsa poco rassicurante su tempi e modalità. L’offerta di Kkr, così com’è stata spiegata da Telecom, è vincolante per la rete e scade l’8 novembre, ma non è vincolante per i cavi sottomarini di Sparkle, che richiederà altre 4-8 settimane. Per giunta non viene chiarito che si tratta di due percorsi distinti e separati, che l’uno non dovrebbe condizionare l’esito dell’altro nei tempi e nella formazione di quello che sarà l’assetto azionario delle due società.
Mentre, infatti, si capisce che la rete sarà controllata dal fondo americano, sebbene il Mef con la sua quota del 20 per cento giocherà un ruolo strategico, forte dell’appoggio di un altro socio italiano che entra in gioco, il fondo F2i, non è affatto chiaro a chi andrà Sparkle. In base agli accordi che si sono formati nelle ultime settimane, dovrebbe diventare una società completamente pubblica. Per questo asset, infatti, il ruolo di Kkr sarà quello di un intermediario che avanza l’offerta e si preoccupa della due diligence ma poi passa la palla al Mef, il quale, in sostanza, ri-nazionalizza Sparkle. Troppo tortuoso da comprendere per gli investitori già preoccupati della variabile Vivendi, la società francese che attualmente è il primo socio di Telecom e sul cui potere di veto il governo sta cercando di lavorare in febbrili incontri con i vertici. Eppure, esiste un impatto molto rilevante per il mercato dell’offerta di Kkr per la rete Telecom e lo ha sottolineato Moody’s in serata: “Potrebbe portare a una significativa riduzione del debito netto”.
il commento