Giorgia Meloni (Ansa)

Editoriali

L'Ue non ha più pazienza con Meloni e vuole la ratifica del Mes entro l'anno

Redazione

Non è oggetto di discussione del Consiglio europeo”, dice la premier a chi le chiede del Meccanismo europeo di stabilità. Ma ormai è tempo che  la presidente del Consiglio abbandoni la propaganda e si dimostri un leader europeo responsabile

Giorgia Meloni ha detto che la mancata ratifica del nuovo trattato del Meccanismo europeo di stabilità da parte dell’Italia “non è oggetto di discussione del Consiglio europeo” che si apre giovedì oggi a Bruxelles. Formalmente ha ragione. Il tema sarà affrontato venerdì durante un Eurosummit, cioè il vertice dei leader degli stati membri della zona euro. Nascondersi dietro alla denominazione di questa o quella riunione non cancella il problema. Meloni rispondeva ai giornalisti che le chiedevano della lettera del presidente dell’Eurogruppo, Pashcal Donohoe, in vista dell’Eurosummit. In un contesto di incertezza economico-finanziaria, “non dobbiamo perdere di vista l’importanza di finalizzare la riforma del Mes”, ha sottolineato Donohoe. L’Italia è l’unico paese a non aver ratificato il nuovo trattato e i partner chiedono di farlo entro la fine dell’anno. “Ci aspettiamo la finalizzazione il più presto possibile”, ha scritto Donohoe, ricordando che la creazione di una rete di sicurezza per il Fondo di risoluzione unico delle banche in crisi “è nell’interesse di tutti, sia la zona euro nel suo insieme sia i singoli stati membri, compresa l’Italia”.

 

Con i rendimenti sui titoli pubblici in salita e tensioni nel settore bancario, l’esistenza stessa di un paracadute sufficientemente resistente può tranquillizzare i timori dei mercati. Il problema per Meloni è tutto politico. Il nuovo Mes era stato usato da Fratelli d’Italia e Lega – ma anche M5s – come bersaglio su cui dirottare le loro campagne “no euro”. Ratificarlo significherebbe rimangiarsi anni di strumentalizzazioni e post verità. I tentativi di Meloni di addolcire l’amaro boccone non hanno funzionato. La richiesta di legare la ratifica alla riforma del Patto di stabilità è caduta nel vuoto. Quella di riformare nuovamente il Mes sarà affrontata con una “riflessione collettiva sul ruolo e sugli strumenti futuri” solo “dopo la ratifica”, ha detto Donohoe. E’ tempo che Meloni abbassi la bandiera “no Mes” e si dimostri un leader europeo responsabile.

Di più su questi argomenti: