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Editoriali

Lezioni dal voto in Michigan

Redazione

Il problema di Trump, quello di Biden e il futuro del “voto di protesta”

Joe Biden e Donald Trump hanno vinto le primarie, rispettivamente, democratiche e repubblicane dello stato del Michigan – uno stato in bilico, quindi da osservare con attenzione: Trump vinse qui nel 2016 con uno scarto (devastante) di 11 mila voti su Hillary Clinton; Biden vinse qui nel 2020, con uno scarto di 154 mila voti su Trump. E’ difficile naturalmente capire dall’esito delle primarie cosa accadrà il prossimo 5 novembre alle presidenziali, ma alcuni elementi di analisi ci sono. Le primarie repubblicane continuano a essere molto più partecipate di quelle democratiche per ovvi motivi, ma gran parte della mobilitazione per le primarie repubblicane è stata determinata dal 27 per cento di elettori che ha votato per Nikki Haley, che ha perso malissimo come sempre, ma il cui consenso mostra che tra i repubblicani esiste una fetta di elettori che non ha intenzione di votare Trump a novembre – alcuni, pochi, potrebbero addirittura votare per Biden.

Dal lato democratico, il voto di protesta contro il presidente, trainato dagli elettori arabo-africani e dai giovani, ha ottenuto il 13 per cento (sono quelli che hanno votato “uncomitted”, una specie di scheda bianca), che non è lontano dall’11 per cento di “uncommitted” alle primarie della rielezione di Barack Obama, ma che in termini assoluti oggi significa che non hanno votato Biden cinque volte gli elettori che non votarono Obama, cioè circa 100 mila persone. Il voto di protesta riguarda la posizione del presidente a favore di Israele e il segnale è molto forte, ma parecchi intervistati dai media hanno detto: potremmo votare Biden a novembre in ogni caso. La defezione, in uno stato in cui ogni voto conta, non va liquidata troppo in fretta: l’elettorato arabo-americano e musulmano è molto piccolo (2-3 per cento), ma se, come dice il sondaggio Times/Siena, il 30 per cento di questo dovesse passare dai democratici ai repubblicani – il famoso swing – per Biden sarebbe un problema.  

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