Editoriali
La sveglia di Macron contro l'autoritarismo dentro e fuori l'Ue
Durante la sua visita in Germania per i 75 anni della Costituzione tedesca il presidente francese scuote l'Europa
In occasione dei 75 anni della Costituzione tedesca, il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron è andato in Germania per una visita di stato di tre giorni, con la volontà di riaffermare l’“entente cordiale” tra Parigi e Berlino, nonostante le tante divergenze. “Vedo molto più ciò che ci unisce, e la nostra capacità di affrontare le sfide di oggi, piuttosto che gli elementi che ci dividono. La relazione franco-tedesca è centrale in Europa, è il cuore ed è necessaria affinché l’Europa progredisca”, ha dichiarato Macron, domenica, a Berlino. Accolto dal suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier, ha parlato a una platea di giovani francesi e tedeschi, mettendo in guardia dai “nazionalismi” che minacciano le democrazie. “Non abbiamo mai avuto così tanti nemici sia all’interno sia all’esterno”, ha detto il presidente francese, esortando il suo giovane uditorio a votare alle europee. “Una forma di fascinazione per l’autoritarismo sta emergendo nella nostra democrazia. Ma se i nazionalisti fossero stati al comando in Europa, non avremmo avuto alcun piano di ripresa economica nell’Ue, nessuna capacità di rispondere alle sfide migratorie e di decarbonizzare l’economia, non avremmo avuto vaccini di fronte alla pandemia e avremmo abbandonato l’Ucraina per sostenere la Russia”. Ieri si è recato a Dresda, dove, nel quadro della Fête de l’Europe, davanti a giovani francesi, tedeschi, cechi e polacchi, ha pronunciato un nuovo discorso. Per segnare l’importanza della prima visita a Dresda di un capo di stato francese dalla riunificazione tedesca, Macron ha esordito in tedesco, dicendosi “onorato” di parlare come primo presidente francese e anche “come convinto europeo”: “La nostra pace, il nostro benessere e la nostra democrazia sono in gioco. L’Europa vive un momento decisivo. L’Europa può morire, come ho detto alla Sorbona”, ha sottolineato il presidente francese. Poi ha lanciato un messaggio ai cittadini europei sulla minaccia rappresentata dall’estrema destra: “Soffia un brutto vento sull’Europa. Allora, risvegliamoci!”.