Editoriali

Non basta il bacio di Putin al Corano per risolvere i problemi di terrorismo della Russia

Redazione

Dopo la rivolta nella colonia penale nella regione di Volgograd partita con i detenuti che gridavano "Allahu Akbar” , il capo del Cremlino vola in Cecenia insieme a Kadyrov. E' dalle zone a maggioranza musulmana che arrivano la maggior parte dei soldati che Mosca manda in Ucraina

Nella colonia penale IK-19, nella regione di Volgograd, alcuni detenuti armati di coltello hanno preso in ostaggio le guardie carcerarie, tre sono morte.  Solo l’irruzione della Guardia nazionale russa  è riuscita a fermare la rivolta, uccidendo quattro degli assalitori.  Il canale telegram Mash ha diffuso le immagini dalla colonia penale, ha mostrato i quattro armati mentre  prendevano in ostaggio le guardie. Secondo l’agenzia  Tass, gli assalitori erano due uzbeki e due tagiki, condannati per traffico di droga e uno per omicidio colposo. Nei video diffusi da altri canali telegram, si sentono i detenuti gridare “Allahu Akbar” e si vedono tenere in mano bandiere simili a quelle dello Stato islamico. I quattro avrebbero detto che il gesto era una vendetta per l’arresto dei terroristi colpevoli dell’attentato alla sala concerti Crocus, fuori Mosca: il più grande attentato dello Stato islamico degli ultimi anni. A giugno, altri detenuti che dicevano di far parte dello Stato islamico avevano organizzato un’azione simile in una prigione nella regione di Rostov, e quest’anno la Russia è tornata a essere colpita da molti atti di terrorismo, che hanno poi generato l’aumento di una tensione interetnica in tutto il territorio. Questa settimana il capo del Cremlino, Vladimir Putin, è andato in Cecenia. Durante la visita è stato accompagnato dal suo scagnozzo Kadyrov, dittatore della Cecenia, che lo ha portato  in una  moschea  di Grozny  e, davanti a una copia del Corano, Putin non si è limitato a prendere in mano il libro sacro per i musulmani, ma lo ha anche baciato. Il bacio del presidente, nel paese dello strapotere  della Chiesa ortodossa russa, ha suscitato dubbi, senza troppi commenti esplicitati. Dalle zone a maggioranza musulmana, viene la maggior parte dei soldati mandati in Ucraina, sono aree più povere, in cui l’arruolamento funziona di più. Da queste zone sono anche partiti militanti dello Stato islamico. Non basta un bacio a unire la Russia e per risolvere i problemi legati al terrorismo non basta dare la colpa a Kyiv. 

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