Ansa

editoriali

Putin aspetta Trump. Sono disposto a parlargli, dice il presidente russo

Redazione

Il russo non molla: attacchi continui contro Kyiv e apertura al presidente rieletto

Ieri Mosca ha colpito una zona residenziale della città di Zaporizhzhia, sono morte quattro persone e quasi venti sono state ferite. Durante l’attacco è stato danneggiato anche un ospedale oncologico che si trova nell’area. L’esercito di Vladimir Putin sembra aver abbandonato la strategia di colpire infrastrutture strategiche come le centrali elettriche per lasciare l’Ucraina al buio e rendere sempre più difficile l’inverno: l’ha fatto per più di due anni, gli ucraini hanno capito come difendere meglio le infrastrutture, ripararle e come dotarsi di generatori, l’umore della popolazione è stato fiaccato, ma ha trovato il modo doloroso di andare avanti. Negli ultimi due mesi, Mosca ha però aumentato l’utilizzo dei droni   forniti da Teheran.

Gli sciami di Shahed partono ogni notte e si abbattono contro le città ucraine. A ottobre, l’esercito ucraino ha dichiarato che il numero di droni lanciati aveva superato ogni record: 2.023 contro obiettivi civili e militari.  Ormai gli abitanti della capitale ucraina sanno che di notte partirà un attacco, alcuni decidono di dormire nei rifugi, altri sperano che, magari per una notte, lo sciame non parta. E’ un nuovo metodo di agire da parte di Mosca, di uccidere e sfiancare proprio nel momento in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è in viaggio per le capitali  occidentali a presentare il suo Piano per la vittoria, a convincere gli alleati della necessità di rifornirlo ancora di armi e di dargli, soprattutto,  il permesso di colpire obiettivi militari  in territorio russo. Più  aspetta, più Kyiv perde l’opportunità di indebolire Mosca.

La notizia del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca rende le richieste di Zelensky più impellenti e più complicate. Putin ieri ha parlato dal forum di Valdai, ha detto che è in atto la costruzione di un nuovo ordine mondiale e la Nato è ormai anacronistica. Il capo del Cremlino non ha intenzione di mollare la guerra contro Kyiv, lancia i suoi droni per sfinire i civili e aspetta Trump, ha definito la sua iniziativa sull’Ucraina interessante e ha detto: sono disposto a parlargli.

Di più su questi argomenti: