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Ansa
Editoriali
Europa terra ostile per gli israeliani
Soldati in fuga da Amsterdam e un ministro non va a Bruxelles
Due soldati israeliani in servizio che hanno combattuto a Gaza sono dovuti fuggire da Amsterdam e tornare in Israele dopo che un’organizzazione filo palestinese li ha rintracciati e postati sui social. Israel Genocide Tracker ha pubblicato i loro dettagli e foto, accusandoli di aver commesso un “genocidio a Gaza”. Il post è stato condiviso dalla Hind Rajab Foundation, che lavora per emettere mandati di arresto contro i soldati israeliani. L’esercito ha ordinato ai soldati di rimanere nelle loro stanze d’albergo e di non uscire, per poi richiamarli in Israele.
Non c’è soltanto la preoccupazione per la sicurezza dei soldati visti i violenti attacchi contro i tifosi israeliani del Maccabi Tel Aviv avvenuti in città a novembre, quando decine di israeliani furono inseguiti, braccati e picchiati nelle strade di Amsterdam. Dopo la decisione dell’Aia di emettere mandati d’arresto contro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Galant c’è anche la preoccupazione che un magistrato possa cercare di interrogare e arrestare ufficiali israeliani all’estero. Nel 2001 in Belgio fu emesso un mandato di arresto contro Ariel Sharon e l’ex capo di stato maggiore Raphael Eitan. Nel 2015 un magistrato spagnolo ha ordinato l’arresto di Netanyahu e altri sei ministri se fossero entrati in territorio spagnolo. Per evitare l’arresto a Londra, l’allora leader dell’opposizione israeliana, Tzipi Livni, ha dovuto farsi dare l’immunità diplomatica. Il generale Doron Almog stava arrivando a Londra quando l’ambasciata lo avvertì che c’era un ordine di arresto per “violazioni della Convenzione di Ginevra”. A fine gennaio, Netanyahu ha ordinato al ministro per gli Affari della diaspora Amichai Chikli di annullare la sua visita programmata al Parlamento europeo a Bruxelles, citando “preoccupazioni per la sicurezza”. Incredibile che l’Europa stia diventando terra ostile per chi ha combattuto contro i terroristi, difendendo il diritto a esistere del proprio paese e popolo.
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Editoriali
La piena attuazione della riforma Fornero
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Editoriali