Giancarlo Giorgetti (Ansa)

Editoriali

La piena attuazione della riforma Fornero

Redazione

I dati sulle pensioni indicano una strada del governo poco salviniana, nonostante alcuni segnali siano andati nella direzione opposta come l'intenzione di Giorgetti di sterilizzare l’adeguamento automatico dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita

Prosegue, silenziosamente, la fine della stagione delle “quote” e il paese si avvicina, lentamente, alla piena attuazione della riforma Fornero. La stretta del governo Meloni sui canali d’uscita anticipati, voluta soprattutto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, mostra i suoi effetti. Secondo i dati pubblicati dal Sole 24 Ore, si assottiglia sempre di più la il numero di “under 64” che vanno in pensione: nel 2024 i nuovi trattamenti pensionistici liquidati dall’Inps a persone  entro i 64 anni di età sono stati sono stati circa 260 mila con un calo di circa il 16 per cento rispetto all’anno precedente: quasi 50 mila in meno.

 

Nel 2023, le nuove pensioni erogate agli “under 64” erano state circa 310 mila, mentre quelle destinate a persone con un’età superiore a 65 anni erano state 442 mila: circa 25 mila in più rispetto alle quasi 417 mila del 2024. Il calo delle nuove uscite è stato quindi generalizzato, ma per gli “under 64” (-50 mila) è stato doppio rispetto agli “over 64” (-25 mila). Si tratta di uno sviluppo positivo per un paese come l’Italia che ha un elevato debito pubblico e soffre una crisi demografica con la quale, come ha spesso ricordato il ministro Giorgetti, “non c’è nessuna riforma previdenziale che tenga nel lungo-medio periodo”. In questi anni di politica fiscale prudente il governo ha saggiamente deciso di ridurre la spesa sulle pensioni per indirizzarla verso il lavoro (taglio del cuneo fiscale), e i risultati sono stati positivi visto l’aumento record dell’occupazione.

 

Il governo dovrebbe proseguire su questa direzione, verso l’allineamento con i criteri della riforma Fornero, ma recentemente alcuni segnali sono andati nella direzione opposta. Un mese fa Giorgetti, seguendo le polemiche mediatiche della Cgil contro l’Inps, ha detto che intende sterilizzare l’adeguamento automatico dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita. Sarebbe un errore gravissimo, che peraltro andrebbe contro un meccanismo introdotto nel 2009 dal centrodestra (governo Berlusconi) proprio per contrastare la crisi demografica che  preoccupa Giorgetti.

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