Gli impressionanti numeri dell'esodo dei cristiani dal medio oriente
Quella dei cristiani è solo una delle tante comunità religiose che hanno sofferto la persecuzione violenta da parte dello Stato islamico, di altri gruppi armati o del regime di Bashar el Assad nel medio e vicino oriente. Molti cristiani, bollati come "crociati" e annoverati tra gli "infedeli" nella guerra santa dello Stato islamico, sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e le terre dove erano stanziati da secoli. I numeri del fenomeno li propone oggi Newsweek: dall'inizio del XX secolo, quando in proporzione i cristiani nella regione erano pari al 20 per cento, si è arrivati al 5 per cento negli ultimi anni. Secondo un report del Center for American Progress "alcune delle comunità cristiane più antiche al mondo stanno scomparendo dalle stesse terre in cui la loro fede è sorta e si è radicata". L'unica soluzione è allora fuggire: l'esodo dei cristiani (e di altre minoranze religiose) per scampare alle persecuzioni degli integralisti islamici è di dimensioni enormi.
Secondo il Parlamento europeo, i cristiani siriani che hanno abbandonato il paese sono 700 mila. In Iraq la proporzione è ancora più netta: dall'invasione americana del 2003 a oggi, i cristiani rimasti nel paese sono tra i 260 mila e i 350 mila ma secondo le stime, fino al 2003, sarebbero dovuti essere 1,4 milioni. I casi del Libano, della Giordania o di Israele, ricordati da Newsweek, dove i cristiani non sono obiettivo di violenze o discriminazione ma anzi partecipano alla vita politica del paese, sono rare eccezioni. Dal 2001 con le primavere arabe la persecuzione dei cristiani in medio oriente è diventata un fenomeno in ascesa. La transizione politica nel mondo arabo (con rarissime eccezioni) è fallita ovunque e ha esposto i cristiani al pericolo di rinunciare al compromesso fatto fino allo scoppio delle rivoluzioni: sostenere le dittature in cambio di protezione (il caso siriano è emblematico: la comunità cristiana da Assad padre al figlio Bashar è sempre rimasta sotto l'ala protettrice del regime per poi diventare obiettivo della persecuzione islamica dal 2011).
Le conseguenze per la regione sono drammatiche, dice il Center for American Progress: "Se una delle comunità religiose più antiche al mondo come quella cristiana è costretta ad abbandonare il medio oriente questo avrà ripercussioni drammatiche per il futuro in termini di pluralismo, tolleranza e per la possibilità di coloro che abitano la regione di rimanere connessi al resto del mondo".