In Spagna i popolari di Rajoy non crollano. Podemos conquista Barcellona
Ada Calau, nuovo sindaco di Barcellona, Manuela Carmena, con ogni probabilità prima cittadina a Madrid, se ci sarà accordo con i socialisti. Podemos ottiene le prime vittorie nelle elezioni amministrative in Spagna, nelle due maggiori città spagnole. Cede ma non crolla il Partito Popolare del premier Mariano Rajoy, che rimane comunque il partito più votato con il 27 per cento delle preferenze. I socialisti scendono al 25 per cento dei voti. Nella capitale spagnola la situazione è ancora in bilico: la lista della candidata sindaco del Pp Esperanza Aguirre arriva prima a Madrid dopo lo spoglio del 99 per cento delle schede con il 34,46 per cento e 21 seggi davanti alla coalizione Ahora Madrid appoggiata da Podemos di Manuela Carmena con il 32 per cento e 20 seggi.
Il voto alle amministrative apre nuovi scenari politici in vista delle elezioni politiche del prossimo novembre. I due principali partiti, quello popolare e quello socialista, concentrano ancora oltre la metà delle preferenze elettorali, ma per governare, probabilmente servirà un alleanza per formare un governo che escluda l'avanzata dei populismi.
L'aumento dell'affluenza alle urne è stato un primo dato identificativo del cambiamento che si stava verificando nelle città spagnole. Il +3 per cento a Madrid e il +8 per cento nella capitale catalana, sono dati in controtendenza rispetto le ultime tornate elettorali e dovute all'aggressiva campagna elettorale di Podemos che ha avvicinato al movimento politico quelle fasce di persone tradizionalmente poco interessate alla politica attiva.
I conservatori inglesi