E' sempre colpa del libbberismo
Il sindaco di Madrid Manuela Carmena, eletta a maggio con Podemos, è così ossessionata dalle gaffe del suo governo che pochi giorni fa ha inaugurato il sito Versión Original, in cui, con riflesso pavloviano degno del miglior Grillo, sfoga le sue manie di accerchiamento attaccando la stampa di regime. Non abbiamo mai detto di voler alzare le tasse! Non c’è niente di illegale nel fatto che il sindaco abbia nominato un parente come capo di gabinetto! Tra le malefatte dei giornalisti, c’è il fatto di aver diffuso una proposta di legge per cambiare i nomi delle strade e delle piazze della capitale e renderle più omogenei alla nuova ortodossia nazionalpopulista. Tra i nomi da cambiare c’è anche quello di piazza Margareth Thatcher, inaugurata l’anno scorso dal precedente governo del Partito popolare. La Lady di Ferro è colpevole, hanno detto quelli di Podemos ai giornali, di aver “schiavizzato il movimento dei lavoratori”, e di aver alzato la bandiera del neoliberismo, parolaccia nel lessico terzomondista del leader Pablo Iglesias.
Dopo le ovvie proteste, la Versione Originale di Carmena ha scritto che ancora non è pronto nessun piano, ma mentre a Londra gli eredi della Thatcher fanno crescere l’economia a cifre eccellenti, in Spagna, da Madrid a Barcellona, i leader di Podemos si perdono in proposte folli, dalle corride all’obbligo di siesta, e la vetrina dei populisti al governo, complice anche il crollo dell’alleato greco Alexis Tsipras (Iglesias piombò ad Atene per la vittoria elettorale, ora cerca disperatamente di non parlare di Grecia), si sta trasformando in un disastro. Una rilevazione di Abc dice che se a gennaio Podemos poteva contare su 89 seggi ipotetici al Parlamento, ora si sono ridotti ad appena 41.