Un uomo ferito sulla banchina della stazione francese di Arras, in Francia (foto LaPresse)

Cosa si sa dell'attacco al treno Amsterdam-Parigi

Redazione
Un marocchino di 26 anni armato di kalashnikov è stato immobilizzato dall'intervento di alcuni marines americani che casualmente viaggiavano sullo stesso vagone. Per il Belgio e la Francia hanno impedito un attacco terroristico e una carneficina

Venerdì pomeriggio, alla stazione di Bruxelles, un uomo è salito sul treno Thalys 9364 proveniente da Amsterdam e diretto a Parigi. Il giovane era armato di un kalashnikov, una pistola automatica, nove caricatori e di un coltello. Sul treno erano a bordo 544 passeggeri tra pendolari e turisti. Intorno alle 17:50, quando il Thalys è entrato in territorio francese, all’altezza dell’Haute Picardie, l’uomo si è chiuso nel bagno di un vagone per caricare le armi e prepararsi a compiere una carneficina. Insospettiti dai rumori dei caricatori che provenivano dal bagno, due (o tre) marines americani, casualmente su quello stesso treno, sono intervenuti e l’hanno fermato. Prima di arrendersi, l’uomo è riuscito ad aprire il fuoco almeno una volta e a ferire alcune persone; tra i feriti anche l’attore Jean-Hugues Anglade, pure lui a bordo del treno. L’uomo è stato immobilizzato e il treno, dopo essere stato bloccato col freno di emergenza dallo stesso Anglade, si è diretto alla stazione vicina di Arras per mettere in sicurezza il mezzo. Il giovane è stato arrestato dalla polizia francese e gli altri passeggeri, dopo essere stati perquisiti, hanno atteso per qualche ora i sopralluoghi delle forze dell’ordine, chiusi in una palestra vicina alla stazione prima di riprendere il viaggio.

 

Secondo il primo ministro belga, Charles Michel, l’intervento dei marines, con il loro “sangue freddo e il loro coraggio” ha evitato “un attacco terroristico”. Anche il governo francese, dapprima più cauto, ha definito “terroristiche” le finalità del giovane e il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve si è diretto sul luogo dell’arresto. Le indagini sono ora gestite dalla sezione antiterrorismo di Parigi, in stretta collaborazione con la polizia belga e con i servizi segreti spagnoli.

 

[**Video_box_2**]L’uomo arrestato, un marocchino di 26 anni, era residente in Spagna dal 2014 ed era già noto ai servizi di Madrid che lo avevano segnalato come individuo sospetto ai francesi, quando il giovane aveva deciso di trasferirsi in Francia. Il quotidiano spagnolo El Paìs cita delle fonti, che gli investigatori dovranno ora verificare, secondo cui il giovane avrebbe recentemente compiuto un viaggio in Siria per poi fare rientro in Europa. Se confermato, si avvalorerebbe l’ipotesi jihadista, otto mesi dopo gli attentati di Parigi.

Di più su questi argomenti: