Emergenza immigrati a Budapest, stazione aperta solo per locali e turisti
La stazione ferroviaria di Budapest questa notte si era trasformata in un dormitorio di siriani in attesa del treno che li portasse in Germania. E' stata sgombrata in mattinata e riaperta nel primo pomeriggio. Ma non per i migranti. La decisione è stata presa dal sindaco della capitale, scelta avallata dal governo Orban. Oggi infatti il vice premier, Janos Lazar, ha riferito in Parlamento della situazione problematica attaccando Angela Merkel: "Questa situazione è colpa della Germania", ha detto, sottolineando come il sovraffollamento e i disordini alla stazione di Budapest siano diretta conseguenza dell'annuncio della cancelliera dell’apertura delle frontiere tedesche a tutti i profughi siriani verso.
Solo ieri sono stati circa 2.250 i migranti arrivati in treno a Vienna da Budapest, su di un totale di 3.650 tutti diretti verso Monaco di Baviera. E alla partenza dei primi convogli la stazione e le zone limitrofe sono state invase da migliaia di persone che chiedevano di raggiungere la Germania e dal confine con la Serbia è aumentato il passaggio di profughi, tanto che il ministro della Difesa ungherese, Csaba Hende, ha annunciato in Parlamento l'invio di 3.000-3.500 militari sul confine sud del Paese, in sostegno alla polizia. "I militari non avranno però ordine di aprire il fuoco per mandare via la gente", ha aggiunto.
Intanto l'Organizzazione internazionale per le migrazioni ha diffuso i dati relativi agli arrivi attraverso il Mediterraneo: nei primi otto mesi del 2015, sarebbero circa 351mila i migranti che hanno si sono imbarcati per cercare di arrivare in Europa e tra questi circa 2.643 sarebbero le persone morte in mare.