In Polonia vincono i conservatori di Kaczynski
In Polonia il partito conservatore di Diritto e Giustizia ha vinto le elezioni parlamentari. Secondo i primi exit polls il gruppo guidato dall'euroscettico Jaroslaw Kaczynski otterrà i numeri necessari per governare da solo, con circa il 39 per cento di consensi. Se i numeri verranno confermati, sarà la prima volta dal giorno della restaurazione democratica nel paese del 1989 che un singolo partito sarà in grado di governare senza la necessità di creare coalizioni. Il primo ministro uscente, Ewa Kopacz, del partito della Piattaforma civica, ha ammesso la sconfitta.
Il partito di Diritto e Giustizia ha un gradimento alto soprattutto nelle zone rurali. Per molti, il partito conservatore è riuscito a proporre politiche semplici e concrete a favore di coloro che non hanno beneficiato fin qui della crescita economica del paese. Diritto e Giustizia ha proposto assistenza fiscale alle famiglie con bambini piccoli e tagli alle tasse per chi guadagna meno. Il partito di Kaczynskicon incarna una forte identità cattolica e filo-atlantista contro la minaccia russa, sostiene il divieto della fertilizzazione in vitro. I conservatori hanno inoltre preso una posizione decisamente contraria all'accoglienza dei migranti e hanno criticato la decisione del governo centrista di accogliere circa 7 mila profughi.
[**Video_box_2**]Il partito centrista della Piattaforma civica è finito spesso in scandali extra-politici e ha perso consensi per le sue promesse non mantenute. D'altra parte, Diritto e Giustizia è stato capace, durante la campagna elettorale, di presentare un volto più moderato rispetto a quello proposto inizialmente dal suo leader Kaczynski, che aveva accusato il partito al governo di sostenere l'ex polizia comunista e che aveva affermato che i migranti portavano pericolose malattie contagiose. Il volto moderato del partito conservatore è stata Beata Szydlo, 52 anni, figlia di un minatore e ormai prossima primo ministro.
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