L'odio religioso è contro gli ebrei
In reazione alle sparate del candidato repubblicano Donald Trump, che ha proposto di bloccare l’immigrazione musulmana in America, la popolazione di fede islamica si è trasformata in specie protetta. Il New York Times scrve che “i giovani musulmani sentono la morsa del sospetto, e per l’establishment la priorità più urgente è diventata proteggere i musulmani d’occidente dalle reazioni spropositate e dagli attacchi d’odio razziale e religioso fomentati dal populismo. Ma il report annuale sui crimini d’odio in America presentato dall’Fbi dice che quando si parla di discriminazione religiosa bisogna stare attenti a non falsare il quadro con le emergenze del momento. Le principali vittime dei crimini d’odio a sfondo religioso in America nel 2014 sono state di gran lunga gli ebrei, contro i quali si è diretto il 59 per cento dei reati. Il report parla di distruzioni di proprietà, rapine, intimidazioni perpetrate contro ebrei nel corso del 2014.
Secondo il magazine online Forward, inoltre, l’Fbi non include nell’elenco dei crimini d’odio gli omicidi di tre ebrei avvenuti l’anno scorso. La mancata inclusione risponde a ragioni amministrative e burocratiche, ma il dato di Forward aiuta a dare la dimensione del problema. In confronto, i crimini contro i musulmani costituiscono il 14 per cento del totale, anche se sono in crescita, quelli contro cristiani cattolici ammontano al 6 per cento, contro cristiani protestanti all’1. La reazione al populismo à la Trump dovrebbe accorgersi che se c’è un’emergenza è quella che abbiamo sotto gli occhi da sempre, un odio anti ebraico che non ha mai accennato a placarsi, nemmeno in America.