Usare il popolo per colpire le élite
C’è chi pensa che il distacco tra le élites e gli stati popolari colpiti dalla crisi non solo provochi tendenze populiste, ma che ci siano settori rilevanti del mondo degli affari che puntano su queste spinte per indebolire il sistema politico e guadagnarci.
Martin Wolf, autorevole editorialista del Financial Times, teme che il distacco crescente tra le élite e gli strati popolari colpiti dalla crisi non solo provochi tendenze populiste, ma che ci siano settori rilevanti del mondo degli affari che puntano su queste spinte per indebolire il sistema politico e guadagnarci. Può sembrare paradossale che siano proprio i più favoriti dal sistema a puntare sul successo delle formazioni politiche antagonistiche, ma si vedono già segnali concreti in questa direzione.
Secondo il Mundo la Borsa spagnola preme perché vada al governo il socialista Pedro Sánchez. Questa può essere solo un’interpretazione giornalistica, ma è un fatto che, da quando la Spagna è entrata in una situazione di stallo politico i mercati non hanno penalizzato il debito spagnolo. Come si spiega questa propensione di settori finanziari a preferire soluzioni politiche antisistema, che si caratterizzano a destra in Francia e negli Stati Uniti, e a sinistra nei paesi iberici? Una fase di confusione e di ingovernabilità crea sempre condizioni favorevoli alle speculazioni, mentre guide politiche malcerte e demagogiche non sono in grado sicuramente di mettere a punto meccanismi che contrastino gli effetti di una finanza globale avventurosa.
Far saltare le élite politiche approfittando degli assalti antisistema può essere una tentazione, anche se legata a intenzioni speculative di breve termine. Se fosse così, e qualche sintomo lo fa pensare, sarebbe la prova di un’abdicazione delle classi dirigenti dalle loro responsabilità.