Per combattere il terrore serve adottare il modello israeliano
In Israele hanno vissuto scene come quelle degli attentati jihadisti di ieri a Bruxelles più volte, ma – scrivono oggi i quotidiani israelani – nelle capitali europee come Parigi, Londra, Madrid, così come già successo dopo l’11 settembre e la strage nella redazione di Charlie Hebdo, questi attacchi appaiono ancora surreali. Dai commenti della stampa israeliana all'attentato di Bruxelles traspare orrore, ma anche amarezza per la differenza di reazione provocata da eventi simili in medio oriente. Israele, scrive Haaretz, ha messo più volte in guardia l'Europa sull'inefficacia di una risposta troppo morbida agli attacchi del terrorismo.
L'Europa, sostiene un editoriale, a differenza di Stati Uniti e Israele, non ha ancora pienamente compreso che la minaccia dello Stato islamico e di altri estremisti non è destinata a sparire sa sola, e che i cambiamenti a lungo termine potranno avvenire soltanto con un impegno e un cambio di paradigma immediato. Una delle misure più urgenti, scrive il quotidiano, è il rafforzamento delle misure di sicurezza presso i cosiddetti "soft-target", come teatri e ristoranti. Gli europei dovranno anche accettare, come già hanno fatto gli israeliani, che convivere con la minaccia del terrorismo significa rinunciare a un po' di privacy a favore della sicurezza. Solo il tempo, conclude l'editoriale, potrà dire se l'Europa abbia o meno imparato la lezione.