Susan Sarandon e i “Berniacs” che quasi quasi preferiscono Trump a Hillary
L’attrice Susan Sarandon è una tifosa sfegatata di Bernie Sanders. Lo sostiene attivamente, partecipa ai comizi, parla di lui a tutte le interviste. Ma Bernie Sanders, purtroppo per Sarandon, sembra sempre più lontano dalla conquista della nomination democratica alle primarie americane. La sua avversaria, Hillary Clinton, sta ampliando il divario nel numero di delegati, e le probabilità sono sempre più alte che la corsa alla Casa Bianca sarà tra Clinton e Donald Trump. Molti sostenitori di Sanders, davanti alla prospettiva di dare la presidenza al biondo palazzinaro di New York, rientreranno nei ranghi e voteranno Hillary. Ma Sarandon, attivista democratica di lunga data, non ne è così sicura. In un’intervista rilasciata lunedì a Chris Hayes sulla Msnbc, Sarandon ha detto che quasi quasi potrebbe fare un pensierino su Trump.
“In alcuni ambienti c’è la preoccupazione crescente che la gente che sostiene Bernie Sanders arriverà a rifiutare Hillary Clinton se dovesse ottenere la nomination”, ha detto Hayes durante la sua trasmissione. “E’ una preoccupazione legittima”, ha risposto Sarandon, “perché stiamo parlando di persone appassionate e di principio”. Clinton, ha detto Sarandon, non condivide gli stessi ideali di molti sostenitori di Sanders: “Ha accettato finanziamenti da tutta quella gente (di Wall Street, ndr). Non vuole nemmeno combattere per un salario minimo di 15 dollari l’ora”. Ma se Clinton dovesse ottenere la nomination, è probabile che Sanders incoraggerà i suoi sostenitori a votare per lei, incalza Hayes. “E’ probabile”, ha risposto Sarandon, “perché per Bernie non è una questione di ego. Ma penso che molta gente dirà: ‘Spiacente, non posso proprio votare Clinton’”. E tu cosa farai? “Non lo so. Voglio vedere cosa succede”. A quel punto anche Hayes è rimasto interdetto. “Really?”, ha chiesto.
Sarandon fa parte di quel gruppo di “Berniacs”, ha scritto Barrett Holmes Pitner sul Daily Beast, pronti a fare di tutto pur di evitare che Clinton diventi presidente. Nel campo sandersiano, scrive, #NeverHillay è più popolare di #NeverTrump, e l’odio per la candidata democratica è così acceso che in molti farebbero qualsiasi cosa pur di non votarla. Sanders ha già detto da tempo che in caso di vittoria di Hillary sosterrà la sua nomination, ma sono molti i suoi sostenitori che piuttosto che Clinton quasi quasi voterebbero Trump. “Alcune persone pensano che Donald Trump porterà la rivoluzione immediatamente se sarà eletto, che le cose esploderanno”, ha detto Sarandon, e questa non è necessariamente una cattiva cosa.
Già durante le elezioni tiratissime del 2000 Sarandon fu tra i più vivaci sostenitori di Ralph Nader, il candidato indipendente di sinistra che spaccò il campo democratico quanto basta per danneggiare l’allora candidato d’establishment Al Gore. Chissà che ai Berniacs non riesca di nuovo lo stesso gioco.
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