Tra virgolette
Salvini & co. e la ricerca inutile di una photo opportunity con Trump
"I politici dell’ultradestra europea cercano disperatamente di farsi amico Donald Trump, ma il candidato repubblicano li ignora – almeno per ora”. Su Politico Europe Nicholas Vinocur e Alberto Mucci definiscono come una fascinazione e un inseguimento frustrante quello delle forze politiche europee populiste ed euroscettiche nei confronti del palazzinaro di New York. “Mentre Trump continua a occupare le prime pagine dei giornali in America e in Europa con le sue dichiarazioni provocatorie”, si legge su Politico, “i gruppi di estrema destra ed euroscettici dalla Francia all’Italia all’Olanda stanno cercando di cavalcare il successo del miliardario per guadagnare posizioni in patria. All’inizio di marzo, un gruppo di parlamentari europei vicini a Marine Le Pen ha viaggiato a Washington sperando di incontrare Trump alla Conservative political action conference, secondo fonti a conoscenza del viaggio. Purtroppo per la delegazione, Trump ha deciso all’ultimo momento di non partecipare all’evento”. La delegazione euroscettica così si è dovuta accontentare di Ben Carson, che ha endorsato Trump, di alcuni giovani sostenitori del biondo candidato e dello speaker della Camera Paul Ryan, che ha accordato loro un breve colloquio. Ma il loro intento, dicono le fonti di Politico, era vedere Trump. “La fonte ha aggiunto che benché Trump sia ‘super preoccupato’ per la situazione in Europa, non vuole incontrare politici stranieri che farebbero poco per favorire la sua campagna in America”, scrivono Vinocur e Mucci.
L’interesse dell’estrema destra europea per Trump è diventato sempre più forte man mano che il candidato ha iniziato a dominare nei sondaggi. In Francia, “la posizione del Front National si sta evolvendo velocemente. Mentre a dicembre Le Pen si irritava al paragone con il candidato repubblicano, e diceva che lei ‘non è americana’ e che difendeva il popolo francese ‘indipendentemente dalla religione’, il messaggio del suo partito è cambiato con l’estendersi delle vittorie di Trump alle primarie. A febbraio il vicepresidente Florian Philippot si è congratulato con Trump per la sua capacità di ‘mettere l’establishment in discussione’… Robert Menard, sindaco di estrema destra vicino al Front National, ha detto di Trump: ‘La sua visione e la sua sensibilità sono molto vicine a quelle della destra patriottica (francese)’”.
Fuori dalla Francia i leader politici sono ancora più espliciti nel loro sostegno a Trump, si legge su Politico. Matteo Salvini della Lega Nord a febbraio ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Go Donald, GO!!!”, ottenendo 2.000 commenti. L’olandese Geert Wilders ha mostrato un entusiasmo simile su Twitter: “Spero che Donald Trump sia il prossimo presidente degli Stati Uniti. Buono per l’America, buono per l’Europa. Abbiamo bisogno di leader coraggiosi”. Ai due giornalisti di Politico, la portavoce di Salvini, Iva Garibaldi, ha detto che un incontro tra il leader della Lega Nord e Trump è tra le possibilità. “‘Stiamo lavorando su un meeting tra Salvini e Trump, non lo nego’, ha detto. ‘Non posso dire con certezza quando, ma sono ottimista sul fatto che succederà’. Marco Dugnani, parlamentare europeo della Lega Nord, è meno sicuro ma conferma che il tentativo di organizzare un meeting con Trump è un ‘work in progress’. La Lega Nord spera di ottenere una photo opportunity con il candidato repubblicano prima delle elezioni locali in Italia, che avverranno tra maggio e giugno. Salvini condivide con Trump l’ammirazione per il presidente russo Vladimir Putin. Nell’ottobre del 2014, Salvini è volato a Mosca per un colloquio di venti minuti con Putin… Una foto dell’incontro postata da Salvini sul suo Facebook ha ottenuto 27 mila like. Per ora, tuttavia, Trump sembra non essersene accorto”.