I nottambuli contro il filosofo

I nottambuli di Parigi sono nervosi e prevedibili, iniziano a incendiare i cestini dell’immondizia, sfasciare vetrine, dare addosso ai poliziotti, e intanto cacciano il filosofo Alain Finkielkraut, che è andato a Place de la République con la moglie sabato sera. Il filosofo odiato dalla gauche de la gauche è rimasto un’oretta nella piazza di Nuit Debout, che dal 31 marzo anima le notti della piazza con commissioni e banchetti ispirati alla “serenità” e al “dialogo”. Poi sono iniziati gli alterchi e Finkielkraut se n’è andato tra gli insulti: il Monde ha voluto ricostruire i fatti sottolineando che c’è stato un momento di tolleranza, prima che iniziassero a urlarsi da tutte le parti “fascisti!”, con Finkielkraut svelto a dire: “Che strana questa agorà in cui tutti possono parlare e non ci riesce nessuno!”. La presenza del filosofo evidentemente non era gradita, nella piazza in cui non si chiede nulla di specifico e allo stesso tempo si vuole cambiare “tutto il sistema”.

Il filosofo Alain Finkielkraut

Certo nessuno potrà avere il successo di Yanis Varoufakis, l’animatore della sinistra dal basso, riscattatore di democrazie perdute, che arringa i leader di sinistra di tutt’Europa nei palazzi e fa bagni di folla nelle piazze degli indignati, degli arrabbiati, dei delusi, anche dei fannulloni. Varoufakis è arrivato nel fine settimana per raccontare come sta costruendo un partito paneuropeo della sinistra, Nuit Debout lo ha accolto con la speranza di costruire una piazza paneuropea. I cuori sono vicini, anche se i nottambuli, per ora, non riescono nemmeno a uscire dal centro di Parigi.