Ammazzati per aver criticato l'islam
La guerra degli islamisti contro i blogger secolaristi – i nomi sulla lista nera degli estremisti sono quasi tutti quelli di giovani studenti che non sono scrittori di professione, ma liberi pensatori – è ricominciata nel 2013, dopo un breve periodo di tregua. A scatenare l'odio degli islamisti contro i giovani progressisti furono le proteste di Piazza Shahbag a Dacca, quando migliaia di persone scesero in strada per chiedere la condanna dei responsabili dei crimini compiuti durante la Guerra di liberazione del Bangladesh del 1971. Questi sono alcuni dei volti di chi paga con la vita, o a caro prezzo, la libertà d'espressione in Bangladesh.
Il 27 febbraio del 2004 il famoso poeta e scrittore Humayun Azad fu aggredito fuori dall'università di Dacca durante la partecipazione alla Fiera del Libro bengalese. L'anno precedente aveva pubblicato un libro critico nei confronti del partito bengalese Jamaat. Morì in Germania, solo sei mesi dopo l'attentato. La sua famiglia chiede da anni un'inchiesta per chiarire le cause della morte.
Poco prima delle proteste Shahbag, il 15 gennaio del 2013, Asif Mohiuddin venne aggredito con un machete da tre fondamentalisti del gruppo Ansarullah Bangla Team. Sul suo blog, somewhereinblog.net, aveva espresso posizioni sulla laicità dello stato. Il suo blog venne chiuso dal governo due mesi dopo il suo tentato omicidio, poi lo stesso Asif venne arrestato per blasfemia.
Ahmed Rajib Haider è stato ammazzato e il suo corpo mutilato con un machete il 15 febbraio del 2013, da un gruppo di attivisti vicino al Partito Jamaat. Aveva trent'anni ed era un architetto. Aveva scritto contro il fondamentalismo religioso.
Sunnyur Rahaman è stato aggredito da due uomini armati di machete il 7 marzo del 2013. E' sopravvissuto all'aggressione, continua a scrivere sui blog e a postare sulla sua pagina Facebook pensieri sulla libertà d'espressione e contro il fondamentalismo.
Il professore di Sociologia della Rajshahi University bengalese, Shafiul Islam, 48 anni, è stato ammazzato mentre tornava a casa il 15 novembre 2014. Non era un blogger, ma aveva domandato alle sue studentesse di togliere il velo integrale prima di entrare in classe o di sostenere un esame.
Il 26 febbraio del 2015 è stato ucciso l'ingegnere Avijit Roy, un blogger molto famoso in Bangladesh per aver fondato il sito Mukto-Mona ("Liberi pensatori") critico con l'estremismo religioso. Fu aggredito con dei machete mentre tornava a casa in bicicletta insieme con la moglie, Bonya Ahmed, che è miracolosamente sopravvissuta. La coppia viveva in America, ed era tornata in Bangladesh per un breve periodo, nonostante gli fosse stato sconsigliato per motivi di sicurezza. La loro storia è stata raccontata da un lunghissimo articolo del New Yorker. Anche Mahfuz Anam, direttore del quotidiano in lingua inglese Daily Star, aveva scritto un duro editoriale contro la deriva fondamentalista del Bangladesh. Anam rischia oggi il carcere per una campagna contro di lui promossa dal governo di Dacca.
Oyasiqur Rhaman, un blogger anti-islam, è stato ucciso il 30 marzo del 2015, con una mannaia.
Ananta Bijoy Das scriveva sul blog di Roy, Mukto-Mona. E' stato ucciso da quattro uomini mascherati un mese e mezzo dopo Rhaman, sempre con dei machete. Era uno scrittore e appassionato di evoluzionismo, di materie scientifiche, di laicità. Secondo il Guardian, il governo svedese gli aveva negato il visto – avrebbe dovuto partecipare a una tavola rotonda sugli attentati contro gli atei in Bangladesh – per paura che potesse essere ucciso a Stoccolma.
Niloy Neel è morto il 7 agosto del 2015. Aveva studiato Filosofia, era tra i promotori dell'Associazione bengalese delle Scienze. Scriveva sul blog di Roy, Mukto-Mona. Dopo la morte di Neel, la famosa attivista bengalese Taslima Nasreen scrisse un lungo articolo contro il primo ministro in carica Sheikh Hasina.
Faisal Arefin Dipan era l'editore bengalese di Avijit Roy. Fu ammazzato nel suo ufficio il 31 ottobre dello scorso anno. Il giorno prima anche l'editore Ahmedur Rashid Tutul e i due scrittori Ranadeep Basu e Tareque Rahim furono aggrediti.
All'inizio del mese, il 6 aprile scorso, è stato ucciso Nazimuddin Samad, studente di Legge e sostenitore del secolarismo in Bangladesh.