Ci sono cellule nascoste dello Stato islamico in Regno Unito, Germania e Italia, dice il capo dell'intelligence americana
James Clapper è convinto che lo Stato islamico abbia infiltrato in Europa altre cellule terroristiche simili a quelle che hanno colpito negli scorsi mesi Parigi e Bruxelles.
Il capo dell’intelligence americana, James Clapper, ha detto ieri parlando a un meeting organizzato dal Christian Science Monitor che lo Stato islamico ha infiltrato in Europa altre cellule terroristiche simili a quelle che hanno colpito negli scorsi mesi Parigi e Bruxelles. Clapper si è riferito, in particolare, a Regno Unito, Germania e Italia. Durante l’evento, rispondendo a una domanda esplicita sulle attività terroristiche dello Stato islamico in questi tre paesi, Clapper ha detto: “Questo preoccupa molto noi e i nostri alleati europei. Continuiamo a trovare prove che lo Stato islamico sta agendo in segreto in questi paesi”.
Clapper, ha scritto il New York Times, è uno dei più alti ufficiali governativi a riconoscere l’estensione della penetrazione dello Stato islamico in Europa e a enfatizzare la presenza di nuove cellule terroristiche in paesi ancora non colpiti o marginalmente colpiti dagli uomini che rispondono ad al Baghdadi. Anche le unità antiterrorismo europee, continua il New York Times, riconoscono nel Regno Unito, nella Germania e nell’Italia dei possibili obiettivi sensibili. La presenza del Regno Unito e della Germania, paesi attivi nella guerra contro lo Stato islamico e luogo d’origine di migliaia di foreign fighter partiti per la Siria e l’Iraq, nella lista degli obiettivi stupisce meno di quella dell’Italia. Secondo Nathalie Goulet, esperta francese di terrorismo sentita dal Times, Clapper ha citato esplicitamente anche l’Italia perché “è menzionata molto spesso come un obiettivo potenziale” nella propaganda dello Stato islamico.
Due settimane fa, Clapper e una delegazione dell’intelligence americana si sono incontrati in Germania con le loro controparti dell’intelligence europea per esortarli a una maggiore condivisione delle informazioni tra agenzie nazionali. Dopo Parigi e Bruxelles, l’intelligence dei vari paesi europei ha tentato di unificare parte delle sue operazioni, finora con risultati deludenti.
Le minacce non si limitano però solo ai tre paesi citati da Clapper. Oggi, secondo i giornali svedesi, le autorità dell’Iraq avrebbero avvertito Stoccolma della presenza in Svezia di sette o otto militanti dello Stato islamico che costituirebbero una minaccia alla sicurezza del paese. Un portavoce dell’intelligence svedese ha detto che le informazioni “non possono essere prese alla leggera”