Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy (foto LaPresse)

Meglio un Rajoy dimezzato

Redazione
A fine dicembre, quando, dopo le elezioni, gli spagnoli si sono trovati senza un nuovo governo e con un esecutivo facente funzioni, si sono sprecate le previsioni fosche di instabilità e disastro economico. Senza un governo forte che tenga dritta la barra del recupero la Spagna si perderà, dicevano.

A fine dicembre, quando, dopo le elezioni, gli spagnoli si sono trovati senza un nuovo governo e con un esecutivo facente funzioni, si sono sprecate le previsioni fosche di instabilità e disastro economico. Senza un governo forte che tenga dritta la barra del recupero la Spagna si perderà, dicevano. Quattro mesi dopo, con i partiti più litigiosi che mai e nuove elezioni in arrivo, l’Istituto di statistica nazionale spagnolo ha pubblicato i risultati economici per i primi tre mesi dell’anno, passati senza governo, e il tasso di crescita ha superato le attese. Da gennaio a marzo la Spagna è cresciuta dello 0,8 per cento, un decimale in più di quanto previsto dal governo e dalla Banca centrale spagnola e molto di più, per fare un confronto, della pur rampante economia americana che nello stesso periodo ha fatto lo 0,5 per cento.

 

Questo significa un tasso di crescita su base annua del 3,4 per cento, che è destinato a calare verso la fine dell’anno in maniera “graduale e progressiva”, ha detto il governo, fino a raggiungere una “velocità di crociera” invidiabile allo 2,5 per cento nei prossimi anni. Anche il dato della disoccupazione, che di solito a inizio anno è negativo perché sono lasciati andare gli stagionali del periodo delle feste, è molto migliore degli anni scorsi (l’Italia però ha fatto di meglio, la disoccupazione è scesa a marzo all’11,4 per cento, minimo dal 2012, e perfino la temuta disoccupazione giovanile è in calo). Per la Spagna, la lezione è semplice: le riforme di Rajoy fanno il loro effetto anche se il governo ha poteri limitati, e l’esecutivo si dimostra comunque meglio dei pasticci politici anti austerity che i leader dell’opposizione hanno cercato di partorire negli scorsi mesi. Rajoy funziona bene anche dimezzato, magari a questo giro gli spagnoli se ne accorgono.

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