Il Senato brasiliano ha votato l'impeachment contro Dilma Rousseff
E' arrivata la sentenza definitiva del Senato brasiliano contro Dilma Rousseff. Dopo circa 20 ore di discussione in aula, l'impeachment è stato approvato con 55 voti contro 22. La messa in stato di accusa sospenderà Dilma dall’incarico per 180 giorni. Il presidente brasiliano è accusato di aver manipolato le finanze statali per nascondere un importante deficit pubblico nel corso dell’ultima campagna elettorale. E le condizioni del Brasile oggi non sono migliori, con un pil in netta caduta. La presidente parla di “golpe di destra”, oppure di “golpe giudiziario” per via del clima che si è creato nel paese: accuse, intercettazioni e un grande potere nelle mani della magistratura.
L’ultimo tentativo per evitare il voto del Senato Dilma l’aveva fatto ieri, appellandosi senza successo alla Corte suprema del paese. Prima del voto di oggi, già la Camera bassa si era espressa contro di lei, con 367 deputati su 513, mentre fuori dall’edifico si susseguivano manifestazioni pro e contro l’impeachment.
In seguito all'approvazione della mozione di impeachment, durante la sospensione del presidente il Senato istruirà un processo al termine del quale i due terzi dei senatori dovranno esprimersi per rendere definitiva la destituzione. Il primo in linea di successione per sostituire Dilma è il vicepresidente Michel Temer, che ha già iniziato a offrire posti di governo ai suoi alleati. Ma anche Temer, che pure ha sostenuto l’impeachment di Rousseff, è stato colpito da provvedimenti della magistratura. Nessuno è al sicuro nella Tangentopoli brasiliana.
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