Virate smentite ed esplosioni non confermate. Cosa non torna a proposito del disastro dell'EgyptAir
Un medico forense egiziano ha riferito all'agenzia stampa Associated Press che i resti umani rinvenuti finora nel Mediterraneo appartenenti alle vittime del volo EgyptAir MS804 precipitato giovedì scorso lasciano intendere che a bordo si è verificata un'esplosione. Una tesi smentita da un portavoce del ministero della Giustizia del Cairo, che alla Bbc ha chiarito come "tra i relitti non è stata trovata alcuna traccia di esplosivo". Il medico forense fa parte del team egiziano che investiga sulle cause del disastro e che sta studiando circa 80 resti umani ritrovati al largo delle isole greche. "Sono di dimensioni molto ridotte", ha spiegato ad Ap, "e non è stato ritrovato nemmeno un braccio o una testa integri. La spiegazione più logica è che a bordo si sia scatenata un'esplosione. Anche se le cause sono ancora sconosciute". Le parole del medico forense, rilasciate in forma anonima e non ufficiale, corroborano una tesi già presa in considerazione in questi giorni. Secondo l'Aviation Herald, i sensori di fumo del bagno situato nella parte anteriore dell'aereo si erano attivati solo tre minuti prima che il velivolo sparisse dai radar. Altri sensori avevano riportato immediatamente dopo un surriscaldamento di almeno due finestrini della cabina di pilotaggio. Occorre tenere conto che parte della centralina elettrica dell'aereo si sviluppa proprio al di sotto delle toilette anteriori dell'A320; in caso di incendio, il sistema elettronico sarebbe andato immediatamente in avaria.
Sempre oggi, le autorità egiziane hanno smentito le ricostruzioni formulate nei giorni scorsi dalle autorità greche, secondo cui il volo EgyptAir avrebbe compiuto un paio di virate improvvisa prima di inabissarsi. Il pilota, ha detto il funzionario del dipartimento egiziano per la navigazione aerea Ehab Azmy, ha mantenuto rotta, altitudine e velocità costanti fino a poco prima che il segnale radar svanisse. "Non c'è stata alcuna virata a destra o a sinistra, l'aereo era a posto quando è entrato nello spazio aereo egiziano, cioè circa uno o due minuti prima che scomparisse", ha riferito Azmy.
La rotta seguita dal volo EgyptAir prima di precipitare
La ricostruzione data dal ministero dell'Aviazione del Cairo contraddice quanto riferito invece dalle autorità greche che avevano parlato di una inversione di rotta del velivolo prima di 90 gradi e poi di 360 gradi. Panos Kammenos, ministro della Difesa di Atene, aveva spiegato inoltre che l'Airbus 320 aveva perso quota in breve tempo, passando da oltre 11 mila metri di altitudine a 7,620, prima di scomparire in mare. Dopo una prima conversazione di routine con il pilota, avvenuta appena l'EgyptAir aveva fatto ingresso nello spazio aereo greco, un secondo contatto radio era rimasto evaso alle 2.27, quando l'A320 stava per entrare nei cieli egiziani. Il Cairo ha dichiarato di non aver avuto alcun contatto radio con il pilota dell'aereo.
Le discrepanze nelle ricostruzioni del disastro non sono chiare e tutto lascia intendere che le vere ragioni del disastro restino ancora custodite nelle scatole nere dell'aeroplano. La ricerca dei dispositivi che registrano le conversazioni dei piloti e i dati del volo continua da giorni. L'Egitto ha impiegato nelle ultime ore anche un sottomarino di profondità per recuperarle nel corso di operazioni navali congiunte con la Marina greca e quella francese. Giovedì scorso il ministro dell'Aviazione dell Egitto aveva dichiarato che "la pista terroristica era più probabile di quella del guasto meccanico". Il presidente Abdel Fattah al Sisi, a distanza di qualche ora, lo aveva però smentito, affermando che "tutte le ipotesi restano al vaglio".