Le vacanze intelligenti in Qatar

Redazione
Una donna olandese stuprata diventa vittima della legge islamica. L’accusa? Atti sessuali illeciti e assunzione di alcolici in luoghi pubblici.

C’è la legge dello stato di diritto, e poi c’è la legge islamica. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sull’impossibile coesistenza tra le due, gli basterà leggere la terribile storia della ventiduenne olandese stuprata in Qatar. Nel marzo scorso, Laura si trovava in vacanza a Doha. Una sera ha partecipato a una festa al nightclub del W Doha Hotel, è stata apparentemente drogata  contro la sua volontà, e si è ritrovata in un luogo sconosciuto con evidenti segni di violenza. Laura ha riconosciuto il suo stupratore in Omar Abdullah al Hasan, un siriano – sposato – che aveva conosciuto alla festa, e ha riportato l’accaduto alla polizia qatariota. Il 14 marzo scorso, però, le autorità sono andate ad arrestare lei. L’accusa? Atti sessuali illeciti e assunzione di alcolici in luoghi pubblici.

 

Ieri la Corte di Doha l’ha condannata a un anno di reclusione, con pena sospesa, e a una multa di oltre 700 euro. Tra pochi giorni la donna sarà espulsa dal paese e tornerà in Olanda. Secondo Hasan, il sesso con l’olandese sarebbe stato consensuale, ma essendo lui musulmano è stato condannato a cento frustate per adulterio e a 40 frustate per consumo di alcol, senza carcere. Secondo quanto riportato da al Jazeera, la Corte nel leggere la sentenza avrebbe sottolineato la “clemenza” della decisione. La versione della storia raccontata da Doha News è diametralmente diversa, e cerca di far apparire Laura come una prostituta arrabbiata per non aver ricevuto adeguato compenso da Hasan. Intanto, nessuno si è preoccupato di indagare su un possibile episodio di violenza nei confronti di una donna indifesa.

 

Da anni il Qatar sta promuovendo la sua immagine come punto di riferimento del turismo nel Golfo persico. Tour operator e compagnie aeree sponsorizzano il paese sunnita come destinazione “a cinque stelle” di mare e lusso. Ed è incredibile come così tante persone cadano nella trappola (2,93 milioni di turisti nel 2015, oltre 135 mila dall’Inghilterra). Perché andare in Qatar non è esattamente una vacanza a Ibiza. Durante il periodo di Ramadan è vietato perfino bere un bicchiere d’acqua nei luoghi pubblici. Ed è questo il luogo scelto dalla Fifa per ospitare i Mondiali di calcio nel 2022. Brinderanno gli emiri, ma non la civiltà secolarizzata che difendiamo.

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