Dopo Orlando, il messaggio di Netanyahu all'Isis: "Non ci faremo sottomettere dal terrore"
Il Primo Ministro israeliano: "La strage di Orlando non è stato solo un attacco alla comunità Lgbt. E' stato un attacco a tutti noi, ai nostri valori, alla libertà, alla diversità, alla possibilità di scegliere".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso - in un video già virale sulla rete - solidarietà incondizionata per la comunità Lgbt, dopo l'attentato di Orlando, che ha provocato la morte di 49 persone ed il ferimento di altre 50. "A Orlando - ha detto Netanyahu - un terrorista entra in un locale e uccide 50 persone: figli e figlie, fratelli e sorelle, sterminati a sangue freddo. Non stavano facendo nulla di male. Ballavano insieme agli amici, si godevano la musica con i loro innamorati. Perché quel terrorista li ha assassinati? Perché era guidato da un odio fanatico. Ha colpito la comunità Lgbt perché credeva che fosse il male. Ma l’assassino non era solo. In Siria, l’Isis getta gli omosessuali dai tetti, in Iran il regime li impicca alle gru. In troppi sono rimasti in silenzio davanti a questa orribile persecuzione. La strage di Orlando non è stato solo un attacco alla comunità Lgbt. E' stato un attacco a tutti noi, ai nostri valori, alla libertà, alla diversità, alla possibilità di scegliere".
"Il terrorismo islamico non fa distinzione tra le diverse sfumature. Per loro sono tutti infedeli. Questa settimana sono stati gli omosessuali a Orlando. Pochi giorni prima, gli ebrei a Tel Aviv. Prima ancora persone a un concerto a Parigi; viaggiatori a Bruxelles; yazidi in Iraq; lavoratori a San Bernardino; cristiani e giornalisti in Siria. Siamo tutti un bersaglio".
"Noi crediamo che tutti siano stati creati a immagine e somiglianza di Dio. L’isis, invece, crede che chiunque non sia come loro meriti la morte. Non ci faremo sottomettere dal terrore. Reagiremo. E vinceremo. Oggi vi chiedo di raggiungere i vostri amici della comunità Lgbt, di consolarli, dire loro che siamo dalla loro parte, siamo insieme come un’unica forza. E che ricorderemo sempre le vittime. Dite loro che non saranno mai da soli, che siamo un’unica famiglia che merita dignità, che merita di vivere. Non ho nessun dubbio che coloro che spargono odio e terrore saranno sconfitti. Lavorando insieme li sconfiggeremo anche più in fretta. Dobbiamo restare uniti, risoluti nel credere che tutte le persone, senza distinzioni di orientamento sessuale o razza o etnia, meritino rispetto e dignità".
Dalle piazze ai palazzi