Gli anti-austerity in ritirata: pure Piketty abbandona Corbyn
L'economista-guru delle sinistre europee si dimette dalla carica di consigliere del leader dei laburisti.
Dopo il voto sulla Brexit, anche l'economista-guru Thomas Piketty scarica il leader del Labour britannico Jeremy Corbyn. Il teorico francese, schierato contro le politiche di austerity e diventato celebre per lil suo libro "Il capitale nel XXI secolo", ha abbandonato la sua carica di consigliere dei laburisti e ha criticato la leadership del partito. A SkyNews, Piketty ha affermato che è "profondamente preoccupato per il voto sulla Brexit e per la campagna molto debole del Labour" per impedirla. Il passo indietro dell'economista, diventato ideologo dei partiti di sinistra di mezza Europa, lascia Corbyn ancora più solo alla guida del Labour. Proprio ieri il leader laburista aveva incassato il voto di sfiducia dell'80 per cento dell'assemblea del partito ma aveva deciso di rimanere ugualmente perché, aveva detto Corbyn, "bisogna restare uniti".
E invece i suoi seguaci si stanno via via defilando. Secondo la stampa britannica, oltre a Piketty, anche altri consiglieri economici del Labour, i fedelissimi Richard Murphy e Danny Blanchflower, sono a un passo dal lasciare. Nelle ultime ore, altri cinque membri della Commissione economica laburista hanno ufficialmente sfiduciato Corbyn. Si tratta di Diane Elson, Mariana Mazzucato, Anastasia Nesvetailova, Ann Pettifor and Simon Wren-Lewis. "Ci siamo sentiti delusi dal fatto che la leadership del partito non abbia condotto una campagna più forte per evitare questa situazione", hanno scritto in un comunicato.
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