L'attentato a Dacca, in Bangladesh. Il blitz della polizia conclude undici ore di terrore
Articolo aggiornato sabato 2 luglio alle 10:04
Le forze dell'ordine del Bangladesh sono entrati nel locale dove un gruppo di terroristi ha preso in ostaggio un numero imprecisato di persone dopo undici ore di negoziati. Secondo il governo di Dacca, sarebbero venti le vittime dell'atto terroristico. Un portavoce del governo ha detto che sei terroristi sarebbero stati uccisi, mentre uno è stato arrestato. E' la premier del Bangladesh Sheikh Hasina a confermarlo durante un messaggio in tv: "Uno dei terroristi è stato catturato, ferito e portato in ospedale. Altri sei sono stati uccisi, ma tra gli ostaggi ci sono delle vittime. Siamo stati in grado di salvare 13 persone e non abbiamo potuto salvarne altre". Non si sa nulla sulla sorte degli ostaggi italiani, ma fonti dell'esercito hanno fatto sapere che "la maggior parte delle vittime è italiana e giapponese". Il premier Matteo Renzi ha annullato tutti gli incontri pubblici previsti per oggi per seguire la situazione.
Lo Stato islamico ha rivendicato la responsabilità per l'attacco alla Holey Artisan bakery che si trova nel quartiere di Gulshan. La zona è quella delle ambasciate - anche quella italiana si trova a poche centinaia di metri dalla bakery - ed è la stessa area dove nell'ottobre del 2015 è stato ucciso il cooperante italiano Cesare Tavella. Gulshan, e lo stesso locale attaccato, è molto frequentato dagli occidentali e dagli stranieri. E' considerata una delle zone più sicuri del Bangladesh. Amaq, l’agenzia stampa dello Stato Islamico, ha diffuso online un comunicato nel quale rivendica l'uccisione di almeno "venti persone di varie nazionalità". Secondo i testimoni oculari che sono riusciti a scappare, l'attacco è iniziato alle 20:45 di venerdì sera, con una forte esplosione. Sempre secondo le testimonianze raccolte, gli assalitori sarebbero almeno 9, e avrebbero preso in ostaggio una quarantina di persone. Subito dopo è iniziato un lunghissimo negoziato tra la polizia e gli attentatori.
In un primo momento la Farnesina non ha confermato ancora la presenza di italiani nel locale. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha pubblicato su Twitter un messaggio in cui dice: "Seguo momento per momento la situazione a Dacca. Ansia per gli italiani coinvolti, vicini alle famiglie". Secondo l'inviato sul posto della Bbc, Akbar Hossain, all'interno del locale ci sarebbero "almeno sei italiani e sei giapponesi". Intorno alla mezzanotte italiana, l'ambasciatore italiano in Bangladesh, Mario Palma, ha confermato al Tg1 la presenza di sette italiani tra gli ostaggi ancora nelle mani degli assalitori. Un italiano sarebbe invece riuscito a scappare durante i primi momenti dell'assalto.
A giudicare dalle prime analisi, questo è il primo attacco organizzato in Bangladesh, con più assalitori addestrati e armati - ed è anche per questo che la polizia non è attrezzata per gestire la situazione di un attacco suicida. Durante i negoziati, due ufficiali di polizia sono stati colpiti a morte dagli assalitori. Negli ultimi anni si sono intensificati, in Bangladesh, gli omicidi e le aggressioni da parte di islamisti nei confronti di “infedeli” e stranieri. Il governo di Dacca ha sempre negato la presenza di Isis sul territorio. Per l'omicidio di Cesare Tavella, tre giorni fa sono state arrestate sette persone.