Uomini dell'Isis a Deir ez-Zor, Siria

Lo Stato islamico e i sacrifici umani

Redazione
Nuovi orrori: il gruppo estremista sgozza 15 adolescenti come animali

Questo titolo, “Lo Stato islamico e i sacrifici umani”, non è un’esagerazione. Lunedì sera lo Stato islamico nella provincia siriana di Deir Ezzor ha messo su internet un video di dodici minuti (prontamente rimosso) in cui quindici adolescenti accusati di essere “spie” al servizio di intelligence straniere sono trascinati in un mattatoio, appesi per i piedi ai ganci a cui di solito è appeso il bestiame quando è macellato e poi sgozzati uno a uno. Durante la strage uno dei carnefici con un tubo di gomma continua a lavare il pavimento per fare scorrere via il sangue. Lunedì era la festa islamica del Eid al Adha, in cui per tradizione si sacrifica un animale per ricordare l’episodio – patrimonio comune delle religioni monoteiste – di Abramo disposto a sacrificare il figlio Isacco per provare la sua obbedienza a Dio. Gli sgozzamenti nel video sono un chiaro riferimento al sacrificio degli animali, e se non fosse abbastanza chiaro in sottofondo si ascolta un messaggio audio di Abu Omar al Baghdadi del dicembre 2007 (era il predecessore dell’attuale al Baghdadi, Abu Bakr) in cui il capo dello Stato islamico sosteneva che in mancanza di bestiame i combattenti possono sacrificare gli iracheni che collaborano con gli americani.

 

In pratica, il video horror che arriva da Deir Ezzor è una legittimazione dei sacrifici umani alla divinità come destino dei nemici dello Stato islamico: non c’è differenza tra quel mattatoio siriano del 2016 e una piramide azteca di epoca pre-colombiana. A rendere quella violenza – che supera gli standard già mostruosi dello Stato islamico – ancora più surreale, chi ha editato il video ha inserito, per rappresentare i servizi segreti occidentali, alcuni spezzoni del film “Mission impossible III” con Tom Cruise.

Di più su questi argomenti: