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E' stato arrestato il sospettato per le bombe a New York

Redazione
Dopo uno scontro a fuoco la polizia ha interrotto la fuga di Ahmad Khan Raham. L'uomo, sospettato di aver piazzato gli ordigni, è stato preso in custodia dall'Fbi. Nella notte ad Elizabeth, New Jersey, ne sono stati individuati altri cinque. In mattinata cinque arresti a Brooklyn.

[articolo aggiornato in redazione alle 17,45] La polizia ha arrestato Ahmad Khan Rahami, l'afghano ricercato per l'esplosione della bomba di sabato sera nel centro di New York. Il ventottenne è stato fermato dalle forze dell'ordine a Linden, New Jersey, in seguito a una segnalazione telefonica. All'alt della polizia l'uomo ha iniziato a sparare agli agenti, prima di essere ferito. Rahani era residente ad Elizabeth, nel New Jersey, dove domenica notte sono stati rinvenuti altri cinque ordigni. Uno di questi è esploso accidentalmente mentre il robot artificiere lo stava facendo brillare. Nessuno è rimasto ferito, riporta il New York Times. Gli altri quattro sono stati trovati lungo i binari della linea che porta all'aeroporto di Newark.

 

 

Quasi in contemporanea dell'annuncio dell'arresto dell'afghano Barack Obama ha parlato in una breve conferenza stampa, sostendo come l'intelligence americana sia impegnata per garantire la sicurezza interna: "Non ci sconfiggeranno mai, non ci arrenderemo mai ad avere paura" ha detto, sottolinenado come la sua amministrazione continuerà "a guidare la coalizione nella lotta allo Stato islamico".

 

"Stiamo lavorando instancabilmente per farvi essere al sicuro" ha detto il presidente Barack Obama in una breve conferenza stampa pomeridiana, quasi contemporaneamente all'annuncio dell'arresto di Rahami.

 



 

L'annuncio da parte delle autorità newyorkesi dell'identificazione del sospetto era arrivato nella notte (mattina da noi), dopo la notizia che l'Fbi ha condotto un raid in un edificio di Elizabeth vicino al luogo di residenza dei genitori di Rahami. Le forze dell'ordine hanno diffuso una foto del ricercato; ritienengono che possa esser armato e pericoloso.

 

 

Il sindaco di New York, Bill de Blasio, intervenuto alla Abc, ha detto che le indagini portano verso la conclusione che si sia trattato di un "atto terroristico". Il governatore di New York, Andrew Cuomo, aveva dichiarato, poco prima, che è possibile che ci sia una "connessione straniera".

 

A New York, intanto, a un posto di blocco sulla Belt Parkway, la strada che collega l'aeroporto J.F. Kennedy a Brooklyn, la polizia ha fermato cinque persone a bordo di un suv sul quale è stato trovato "un cospicuo numero di armi", scrive la Cbs. Uno dei fermati sarebbe un persona "di interesse" per le indagini condotte dall'antiterrorismo.

 

I fatti di sabato sera a New York, l'accoltellamento in Minnesota e i rinvenimenti di domenica notte nel New Jersey, hanno spinto l'Fbi a indagare su un eventuale collegamento fra i tre casi. Al momento, solo l'attacco in Minnesota è stato rivendicato dallo Stato islamico.

 

Secondo fonti della polizia riportate dal New York Times, tutte le bombe rinvenute erano fatte allo stesso modo: "Una pentola a pressione, l’esplosivo tannerite – che si ottiene unendo il nitrato di ammonio e la polvere di alluminio, frammenti di metallo per massimizzare le vittime, un cellulare come timer e le luci degli alberi di natale per innescare lo scoppio".

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