La Movida della gauche francese
Sa di vecchio l’iniziativa di Matthias Fekl, astro della sinistra Peter Pan.
Matthias Fekl, l'attuale 39enne sottosegretario al Commercio Estero, sarà il nuovo ministro dell'Interno francese dopo le dimissioni di Bruno Le Roux, accusato di aver assunto le figlie come assistenti in Parlamento. In un comunicato ufficiale l'Eliseo, annunciando la nomina di Fekl, ha spiegato che Le Roux ha presentato le dimissioni "al fine di fornire tutte le precisazioni utili all'accertamento della verità nel quadro dell'inchiesta preliminare aperta dalla procura". Di seguito un ritratto del nuovo ministro dell'Interno.
Si chiama Movida la nuova iniziativa della sinistra giacobina francese, e non è il nome di una serata mondana organizzata per radunare e rivitalizzare i (pochi) sostenitori del presidente della Repubblica François Hollande, in caduta libera nei sondaggi, bensì il movimento appena fondato dall’altro giovane da tenere sott’occhio nel futuro prossimo: Matthias Fekl, attuale segretario di stato al Commercio estero. Sullo sfondo della frattura che si sta aprendo all’interno della sinistra francese, con il liberale Emmanuel Macron che sta provando a cambiarne il centro di gravità con il suo movimento En Marche!, Fekl ha dichiarato di voler offrire un’alternativa al “liberalismo sociale”, di voler “ricongiungere la gauche con i suoi fondamentali” e di “aprire nuove vie” in vista delle presidenziali del 2017.
Il “Movimento per la vita delle idee e delle alternative” (Movida, appunto) vuole “rappresentare la sinistra di domani”, ha dichiarato il giovane sottosegretario. Ma di “alternativa” e di “nuovo”, c’è ben poco. Sembra di sentire l’ex ministro dell’Economia no global Arnaud Montebourg, quando Fekl applaude la vittoria di Jeremy Corbyn nel Labour augurandosi che la sinistra inglese “riprenda il potere dopo trent’anni di neoliberismo”, o l’economista Thomas Piketty, quando dice che “il liberalismo non solo non è di sinistra, ma è anche incompatibile con una certa concezione dell’interesse generale”. Fekl è soprattutto l’“anti Macron”, come è stato soprannominato dalla stampa parigina, e alcuni consiglieri, non certo con toni lusinghieri, dicono che il sottosegretario al Commercio estero, tra i principali oppositori al Ttip, il Trattato di libero scambio dell’Atlantico, è “Hollande con trent’anni di meno”, “rotondo come lui”, e implicitamente senza quel carisma necessario per creare un’alternativa convincente al boulevard liberale aperto dal presidente di En Marche!. Come per Hé oh la gauche!, il movimento degli ultimi hollandiani lanciato ad aprile e già dimenticato, Movida ha tutte le prerogative per essere l’ennesimo epifenomeno politico prodotto dalla sinistra Peter Pan europea.