Ivanka Trump manda in bestia le femministe
Il candidato repubblicano Donald Trump ha annunciato un piano per la maternità. E per farlo, l’impalatabile magnate ha arruolato la figlia Ivanka, madre di tre figli. La bella e popolare ragazza apre la clip di trenta secondi con un annuncio: “Il lavoro più importante di ogni donna è essere una madre”. Non lo avesse mai detto. Molte femministe hanno rapidamente risposto con una serie di critiche online, seguite da editoriali e comunicati. Laura June ha scritto sul New York Magazine: “Smetti di dire alle donne che la maternità è il lavoro più importante. Questa linea di pensiero non riflette il vissuto delle donne americane: molte scelgono di non averli affatto.
Dire che il lavoro più importante delle donne nella vita è la maternità suggerisce che le donne senza figli sono prive non solo dei bambini, ma anche di una vera e propria vocazione nella vita”. Ieri i media liberal erano pieni di materiale su come Ivanka non paga il congedo di maternità alle dipendenti. Da non credere. Come da non credere l’Huffington Post: “Questo è il tipo di femminismo di Ivanka: quelli che con il potere e il privilegio frequentano la facoltà di Legge, trascorrono un anno in giro per il mondo prima di stabilirsi nella seconda città più cara del paese. Questo non è il femminismo per tutte le donne. Questo è il femminismo per le donne come Ivanka”. Il loro, invece, è il femminismo del risentimento militante, che da mesi denigra, per attaccare il padre “sessista”, anche sua figlia in carriera, rea di aver detto una semplice verità: “Il lavoro più importante di ogni donna è essere una madre”. Per le cultrici dell’ego femminile, non poteva proferire bestemmia più grande.